Il motore termico, già condannato all’oblio nel 2035, potrebbe avere nuove chance di sopravvivenza. Nel tentativo di sciogliere l’intricata matassa della transizione verso il propulsore elettrico “puro”, Bruxelles starebbe valutando l’ipotesi di lasciare spazio alle ibride plug-in anche dopo la “tagliola” prevista dalle norme già in vigore.
Un compromesso che (a meno di venti giorni dal voto tedesco) farebbe sorridere i colossi dell’automotive, in primis le aziende germaniche a 4 ruote. Il dialogo con la Commissione europea è appena all’inizio, ma le indiscrezioni diffuse dal periodico tedesco Der Spiegel danno nuova forza alle pressioni dei costruttori, sostenuti anche dal PPE di Ursula von der Leyen.
La presidente ha già parlato espressamente di “flessibilità”, ma il vero nodo resta come tradurla in misure concrete senza tradire il Green deal. E le opzioni sono ancora tutte sul tavolo, tanto che Bruxelles invita a distinguere tra le prime ipotesi che trapelano e le decisioni finali, in arrivo solo nelle prossime settimane, in un documento specifico atteso il 5 marzo.
Dietro le quinte del confronto strategico l’industria punta a giocare d’anticipo. L’intesa sulle ibride plug-in, secondo fonti tedesche, sarebbe già stata raggiunta in via informale dal regista delle relazioni istituzionali di Mercedes-Benz Eckart von Klaeden, già ex ministro di Angela Merkel.
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Il Quotidiano 03.02.2025, 19:00