Gli allevamenti "particolarmente rispettosi degli animali", che in virtù di questo presupposto beneficiano di sovvenzioni statali e che sono citati quale modello etico dalla grande distribuzione, sono meno idilliaci di quanto si creda, sostiene l'organizzazione Tier in Fokus, che sul tema ha commissionato un sondaggio, di cui lunedì riferisce il Tages-Anzeiger.
Il 70% degli interpellati ritiene, ad esempio, che negli stabilimenti per polli all'ingrasso sia imposta una densità massima di 5 volatili per metro quadro, mentre è permesso averne 16. Altrettanto errata è la convinzione, fatta propria dal 73% del campione, che la relativa ordinanza esiga prati su cui razzolare, quando invece è richiesta solo un'"area con clima esterno"; basta perciò -fanno notare gli animalisti- un capannone con un sistema automatico di foraggiamento, climatizzazione e approvvigionamento d'acqua.
Intervistato dal giornale, il presidente dell’Unione dei contadini Markus Ritter ammette che la popolazione ha, in parte, un’immagine poco realistica della situazione, ma poi invita a fare il paragone con le più permissive leggi estere.
ATS/dg