Torna la truffa dei falsi operatori Microsoft in Ticino. La polizia cantonale, attraverso un comunicato sulla propria pagina Facebook, mette infatti in guardia la popolazione. Nel dettaglio, sono giunte alcune segnalazioni di telefonate anomale con lo scopo di convincere il destinatario della chiamata a dar accesso al proprio computer. In questo modo, i finti informatici sono in grado di scaricare codici nocivi, visitare pagine web infettate o procurarsi un accesso remoto al sistema Windows per poter copiarne o prelevarne il contenuto.
Il post della polizia cantonale
Le persone che cercano di portare a termine queste truffe potrebbero essere sparse in tutto il mondo. Solitamente, come avveniva nel 2015, si esprimono in italiano oppure in inglese dicendo di risiedere negli Stati Uniti, in Inghilterra o in Australia.
La polizia, da noi contattata, non è però ancora in grado di stabilire in maniera precisa da dove provengono queste telefonate. Viene anche ricordato che nessuna società o azienda contatta i propri clienti per per chiedere informazioni riservate come le password.
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La truffa del software
Il Quotidiano 08.08.2017, 19:30