Il gallo Maurice può continuare a cantare, come sua natura, festeggiando l'alba, a dispetto dei vicini dormiglioni. Il tribunale di Rochefort (Charente-Maritime) ha respinto il ricorso, per inquinamento acustico, dei proprietari di una casa secondaria vicina al pollaio.
"Oggi ha vinto una battaglia per la Francia, per le campagne", ha dichiarato Corinne Fesseau, la proprietaria del pennuto, diventato simbolo della ruralità che scompare e del dualismo città-campagna. "Speriamo che questa decisione del tribunale si applichi ovunque e che i sindaci delle campagne possano stare tranquilli".
Reclami contro i rumori della campagna (campane, galli, cicale, mucche....) si sono moltiplicati negli anni, suscitando la reazione di diversi sindaci, compreso quello di Gajac, Bruno Dionis du Séjour, che ha annunciato di voler classificare questi rumori tipici come "patrimonio nazionale francese".
Il caso aveva fatto insorgere diverse associazioni animaliste, stampare magliette di solidarietà e lanciare una petizione.
ATS/M. Ang.