L'approvvigionamento di acqua potabile per un milione di abitanti in Svizzera non è sufficientemente tutelato. Lo scrive in un rapporto l'Ufficio federale dell'ambiente. Le costruzioni minacciano il futuro di una parte importante dell'acqua di falda.
Pozzi filtranti orizzontali per le acque sotterranee a Zurigo
Popolazione e politica sembrano non essere coscienti di quanto non sia scontato avere un accesso garantito all'acqua potabile. Al centro dell'attenzione non l'acqua di sorgente o di lago, ma quella di falda, sotterranea, che copre la maggior parte del fabbisogno. Proprio per la sua importanza, le zone da dove viene captata sono tutelate per legge. Ma secondo questo primo rapporto sul tema, pubblicato recentemente, il 12% delle zone non è sufficientemente protetto - l'equivalente, appunto, dell'approvigionamento per un milione di persone.
Si costruisce sempre di più su zone protette, ha spiegato a radio SRF Michael Schärer dell'Ufficio federale dell'ambiente. Edifici, agricoltura, strade, binari minacciano le captazioni. Acque di scarico, benzina, concime e altre sostanze possono contaminare l'acqua di falda. La minaccia non è imminente, ma non è da sottovalutare. L'appello è rivolto in particolare ai cantoni, responsabili per l'approvvigionamento. Secondo il rapporto il Ticino è tra i più virtuosi, mentre il canton Grigioni sarebbe tra quelli con apparentemente il maggior bisogno d'intervento.