L’errore sull’AVS e i dubbi sul voto

L’importante errore di calcolo commesso dall’Ufficio federale delle assicurazioni sociali riguardo alle future spese dell’AVS ha sollevato non poche critiche. Un errore che, secondo i sindacati e i partiti di sinistra, avrebbe portato la popolazione a votare a favore dell’innalzamento dell’età pensionabile delle donne. Per questo motivo sono stati presentati dei reclami contro la votazione del 2022, il cui risultato era stato risicato.

Spetterà quindi ora ai tribunali stabilire se il voto debba essere considerato o meno valido. E voi, cosa ne pensate? La votazione dovrebbe essere ripetuta?

Secondo Céline Amaudruz, vicepresidente dell’UDC, questa situazione solleva domande che vanno al di là delle linee partitiche. Anche se era a favore dell’innalzamento dell’età della pensione, sottolinea l’importanza della democrazia diretta. Visto il risultato risicato è aperta a un nuovo voto ma, sottolinea, sta ai giudici decidere.

Secondo Vincent Martenet, professore di diritto all’Università di Losanna, annullare un voto non è così semplice: l’errore deve essere abbastanza importante, il risultato del voto deve essere risicato e la votazione non deve essere troppo lontana nel passato.

In seguito alle proiezioni errate, Elisabeth Baume-Schneider ha ordinato un’inchiesta amministrativa volta a chiarire come è stato possibile che si verificasse questo errore. Si tratta, secondo la consigliera federale, di un primo passo per capire cosa sia successo, in seguito si dovrà stabilire se saranno necessarie delle misure disciplinari.

Negli ultimi dieci anni, il Governo ha ammesso almeno tre errori di calcolo su importanti questioni politiche, come rileva swissinfo.ch. Proprio l’anno scorso l’Ufficio federale di statistica ha commesso un errore di programmazione che ha portato a riportare erroneamente i risultati dei partiti politici la domenica delle elezioni. Nel 2019 è emerso che la stima di 80’000 coppie penalizzate fiscalmente, fatta prima di un voto nel 2016, era decisamente troppo bassa, con il dato reale di 454’000 coppie.

Le proiezioni sono notoriamente problematiche e sempre più complesse. “Gli errori capitano a tutti. Ciò che è inquietante è l’assoluta convinzione con cui si prevedono cifre apparentemente solide, anche se spesso si basano su numerose ipotesi, formule e dati insufficienti” afferma Sean Müller, politologo specializzato in democrazia diretta all’Università di Losanna.

Una posizione condivisa da Giuliano Bonoli, professore di politiche sociali all’Università di Losanna. “Le proiezioni dovrebbero essere sempre prese con cautela” afferma, aggiungendo che il fatto che l’errore sia passato inosservato così a lungo non incoraggia fiducia. “È importante che vengano prese tutte le misure necessarie per ristabilire questa fiducia” sottolinea il professore.