Analisi

La foto di Trump insanguinato è già storica

Pochi secondi dopo essere sfuggito al tentato assassinio è stato immortalato con il viso insanguinato davanti alla bandiera statunitense - L’analisi dell’immagine di una storica specializzata in fotografia

  • 16 luglio, 09:59
  • 16 luglio, 14:58
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Donald Trump poco dopo essere stato colpito all'orecchio

  • Keystone
Di: Eric Guevara-Frey, Julie Marty (RTS)/sf 

La foto di Donald Trump con il volto insanguinato, il pugno alzato al cielo e sullo sfondo una bandiera è stata scattata da Evan Vucci, dell’Associated Press, subito dopo che un proiettile ha ferito l’ex presidente sabato durante un comizio a Butler, in Pennsylvania.

Un’immagine che ha rapidamente fatto il giro del mondo, è diventata un’icona e potrebbe trovare un posto nella storia degli Stati Uniti, sottolinea un’analisi di RTS. La rivista Time ne ha fatto la sua copertina il giorno successivo.

Nel contesto della corsa alla Casa bianca, il candidato repubblicano potrà probabilmente capitalizzare questa immagine e consolidare le sue possibilità di assicurarsi un secondo mandato.

Un momento storico

Il fotografo ha raccontato alla Deutsche Welle di essersi subito reso conto dell’importanza di quello che stava vivendo: “Sapevo che era un momento importante per la storia americana e che andava documentato”.

Nathalie Herschdorfer, direttrice del museo di Losanna Photo Elysée, assicura che “queste manifestazioni politiche sono sotto gli occhi di tutti gli obbiettivi” e nulla dovrebbe quindi sfuggire ai fotoreporter presenti. “Questi comizi sono estremamente organizzati”, aggiunge. “Sappiamo benissimo che questi sono momenti in cui i fotografi accreditati possono creare immagini forti”, e lì Donald Trump ha interpretato “un ruolo di combattente” perché “sapeva di essere inquadrato.”

L’intervista a Nathalie Herschdorfer (Tout un monde, RTS, 15.07.2024)

Messa in scena simile ad altre immagini storiche

“Questa immagine è estremamente coreografica: tutto sembra attirare il nostro sguardo nella sua costruzione”, riassume Nathalie Herschdorfer. Analizza una foto “nitida, chiara, con una composizione piramidale molto ben costruita”, il potere della “messa in scena” e la sua leggibilità portano “un po’ di ordine e calma in questo caos”, spiega.

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La Libertà che guida il popolo di Eugène Delacroix

  • Wikimedia Commons

“Ci sono tutti gli elementi che ricordano certe immagini storiche”, come La Libertà che guida il popolo di Eugène Delacroix, La zattera della Medusa di Théodore Géricault o la foto Raising the Flag on Iwo Jima di Joe Rosenthal.

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La zattera della Medusa di Théodore Géricault

  • Wikimedia Commons
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Raising the Flag on Iwo Jima  di Joe Rosenthal

  • Wikimedia Commons

Donald Trump come un eroe

Sebbene gli strumenti attuali permettano di documentare eventi storici tramite video, le foto rimangono il formato più utilizzato, osserva Nathalie Herschdorfer: “Sono rimasta colpita dalla misura in cui questa immagine renda Donald Trump eroico, come un martire”.

Spiega che “un’immagine ferma” consente di mostrare altre cose rispetto a un video. La foto di Evan Vucci mostra “qualcuno che non ha paura, che non ha debolezze”, spiega. “In un video vediamo altre emozioni sul volto di Donald Trump e delle persone che lo circondano. Qui abbiamo un’immagine fissa molto forte, che rende questa fotografia un’icona.”

L’articolo originale è stato pubblicato da RTS e tradotto dalla redazione di “dialogo”, un’offerta della SSR che propone contenuti da tutta la Svizzera tradotti in tutte le lingue nazionali e in inglese, oltre a uno spazio di dibattito, anche questo tradotto e moderato.

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RG 07.00 del 16.07.2024: L’analisi del corrispondente RSI Andrea Vosti sulla scelta di J.D. Vance come candidato vicepresidente

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