Vengono definiti “seenager”, una contrazione tra “senior” e teenager”, e sono persone che vivono una seconda giovinezza nella terza età, spinte dai progressi della medicina, dall’allungamento dell’aspettativa di vita e da un nuovo atteggiamento nei confronti dell’invecchiamento.
Un esempio, messo in evidenza da RTS, è stato un flashmob organizzato sulla piazza della stazione di Delémont da Pro Senectute, che ha visto un gruppo di pensionati cantare e ballare sulle note della canzone “Je suis fou”. Un evento che mirava proprio a mostrare un’immagine diversa della terza età e che anche gli anziani possono fare “cose da giovani”, come spiega Noé Mayer, responsabile regionale delle attività dell’organizzazione.
In pensione, di nuovo adolescenti (Mise au point, RTS, 19.01.2025)
Una pensione sotto i riflettori
A Leysin, Alain Peyrod, quasi ottantenne, inizia la sua giornata all’alba. Questo pensionato mostra una muscolatura impressionante, acquisita dopo aver iniziato a fare bodybuilding a 60 anni. “Non sapevo nemmeno cosa significasse ‘seenager’, ma mi piace. È esattamente quello che sto vivendo”, dice ridendo.
Ex presidente dei servizi industriali di Ginevra, oggi è uno youtuber, con più di 200’000 follower su Instagram e TikTok. “Se mantengo il mio corpo, è per estetica, ma anche per vanità. Su internet ricevo molte proposte femminili, ma rimango diffidente,” confida.
Alain Peyrod, quasi ottantenne, è piuttosto attivo su YouTube
Il suo allenatore, Martin Charbeau, elogia la sua determinazione: “Nella sua testa, non dimostra assolutamente la sua età e a volte mi tocca frenarlo nei suoi obiettivi. È davvero notevole, a 79 anni, voler sempre progredire e provare cose nuove. Non si può che trarne ispirazione”.
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Godersi la vita senza freni
John e Jacqueline Allemann, 160 anni in due, si rifiutano di lasciarsi rinchiudere nei cliché. “Nostro figlio risparmia per comprare una casa. Noi, abbiamo speso tutto al Club Med e sulle crociere Costa”, racconta Jacqueline ridendo.
Insegnante di francese e italiano in pensione, oggi tiene corsi di danza, mentre John organizza mostre di pittura. “Stiamo bene di salute e ci godiamo la vita appieno” afferma lui. Quando si parla di lavoro a maglia, scherzano: “Signore, mi avete angosciata per il resto del pomeriggio!” reagisce Jacqueline.
Ci si sente vecchi più tardi
Secondo uno studio della Confederazione, nel 1990 ci si sentiva vecchi a 69 anni, mentre oggi la soglia si è spostata a 80 anni. Christian Suter, sociologo dell’Università di Neuchâtel che ha partecipato a questo studio, spiega che i progressi della medicina e l’aumento del tenore di vita contribuiscono a questo cambiamento, ma non solo. C’è anche una questione di valori.
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“Queste nuove generazioni di anziani erano adolescenti o ventenni negli anni 1968-70, un periodo di grandi cambiamenti sociali. Alcuni erano forse anche punk all’inizio degli anni ‘80. È quindi una generazione che ha anche altri valori e in particolare l’individualità, che è molto importante per loro”, spiega.
Una festa senza età
Una volta al mese, John e Jacqueline vanno al MAD, la discoteca iconica della gioventù losannese, per la serata “Forever Young”, riservata agli over 60. “Dato che adoriamo ballare, ci siamo detti che ogni fine mese ci saremmo andati per divertirci e goderci la vita”, racconta John. “Quando si balla davvero, non si ha età”, aggiunge Jacqueline.
La serata "Forever Young" al MAD di Losanna
Da parte loro, Brenda, Corinne ed Emma si godono un aperitivo prima di andare anche loro alla serata. Per Brenda Spencer, ex medico di origine inglese, bisogna combattere contro gli stereotipi che pesano sugli anziani: “È come se diventassimo invisibili. Soprattutto quando si è avuto una carriera professionale importante, si può avere un corpo che invecchia, ma in fondo, si è sempre se stessi, si è sempre la stessa persona che si divertiva. Quando si ama la musica, non si smette di amare la musica, quando si ama ballare, non si smette di amare di ballare” sottolinea.
All’interno del locale, l’atmosfera è elettrica. “Abbiamo bisogno di muoverci, di funky, di disco, non è perché abbiamo 60 anni che dobbiamo restare a casa,” dice una partecipante. Il DJ Vkee Madison conferma: “Hanno plasmato il nostro mondo e vogliono continuare a viverlo appieno”.
Claude, 85 anni, continua a ballare. “Non ho tempo per essere corteggiato, viaggio troppo”, dice ridendo. Quanto a Jacqueline, lei assapora il momento: “È meraviglioso. Tutti si lasciano andare, è un bisogno fisico e psicologico”.
E quando i più giovani si uniscono alla festa verso le 23:00, molti “seenager” decidono di rimanere sulla pista da ballo, come se nulla potesse fermarli, nemmeno il tempo che passa.
Barbara Gallavotti (5./5)
In altre parole 17.01.2025, 08:18
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