È il pessimismo la cifra dominante di un sondaggio sulle prospettive del dopo Brexit condotto dall'istituto Ipsos Mori, per conto di 13 Camere di Commercio straniere nel Regno Unito, fra imprenditori esteri interessati al mercato britannico presi a campione.
L'82% si dichiara poco o per nulla fiducioso sull'esito dei negoziati con Bruxelles destinati a concludersi con il divorzio fra Gran Bretagna e UE nel marzo 2019. Mentre un 55% teme risultati negativi, almeno a medio termine, anche per gli investimenti della propria azienda. Non solo: il 54% rileva già ora contraccolpi causati dalle incertezze del post referendum.
Fra le priorità per limitare i danni, il 72% indica la necessità di garantire al Regno almeno un accesso facile al mercato unico dei beni e dei servizi anche a Brexit attuata, mentre un 43% considera essenziale il mantenimento di un afflusso di lavoratori stranieri sull'isola. Quanto al quadro economico generale del Paese, solo il 21% lo giudica positivo senza riserve, contro un 53% che nota tendenze negative.
ATS/M. Ang.