La cybercriminalità costa circa 445 miliardi di dollari (397 miliardi di franchi) all’anno all’economia mondiale in termini di crescita, d’innovazione e di competitività. Lo afferma uno studio pubblicato nei giorni scorsi dal Center for Strategic and International Studies (CSIS).
La cyber criminalità, rileva lo studio, può essere vista come una sorta di imposta sull’innovazione e ne rallenta la crescita a livello mondiale riducendo la rimunerazione di inventori e innovatori.
Geograficamente il maggior costo lo devono pagare le grandi potenze economiche. Stati Uniti e Cina ma anche Giappone e Germania sono confrontati con costi per circa 200 miliardi di dollari, mentre 150 miliardi sono le perdite calcolate per la violazione di dati personali, carte di credito piratate e via elencando.
Red.MM/ATS/Swing
RG 07.00 del 11.06.14 Il servizio di Luca Fasani
RSI Info 11.06.2014, 10:30
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