Il franco svizzero è sempre molto forte rispetto alla moneta europea (e non solo). Il movimento di crescita è cominciato attorno alla metà di ottobre e da due settimane per comprare un euro ci vuole meno di 1,05 franchi, un valore che non si vedeva dal 2015. Eppure la Banca nazionale svizzera (BNS) non sembra intervenire con gli strumenti a sua disposizione per evitare un rallentamento dell'economia elvetica. Una situazione stupefacente anche per il capo economista dell'UBS Daniel Kalt che alla RSI spiega perché la situazione dovrebbe essere transitoria: "Con la nuova variante è tornata l'incertezza, ma forse già entro tempi brevi oltre al vaccino avremo anche nuovi farmaci, delle pillole per curare l'infezione. E' probabile che avremo ancora settimane turbolente, a medio termine la situazione dovrebbe tranquillizzarsi e anche l'euro dovrebbe nuovamente costare più di un franco e 05".
Per il capo economista della più grande banca svizzera è evidente che "negli ultimi tempi la BNS è intervenuta molto poco per indebolire il franco, rispetto alla prima fase dell'emergenza sanitaria nella primavera del 2020". Per il momento non è neppure ancora chiaro perché la moneta svizzera abbia cominciato a rafforzarsi se, come nota Daniel Kalt, "non c'era proprio aria di crisi e i mercati finanziari viaggiavano a gonfie vele". Attualmente invece il rafforzamento può spiegarsi con la comparsa della variante Omicron che "ha sicuramente aumentato l'attrattiva del franco come bene-rifugio".
Una spiegazione della politica adottata dalla BNS potrebbe risiedere nel fatto che, oggi, non c'è più il timore di una forte recessione mondiale e che l'economia elvetica non è in difficoltà. Ciò che vale anche per il settore delle esportazioni che, pur essendo molto sensibile alle evoluzioni del cambio, nell'ultimo periodo non ha chiesto a gran voce misure per indebolire il franco. "Negli ultimi tre, quattro anni, in seguito alla soppressione del tasso di cambio franco euro di 1.20 hanno imparato a convivere con cambi tra 1.10 e 1.05. E poi il tasso di inflazione all'estero è molto più elevato e le aziende elvetiche sono più competitive".
Il franco forte appare quindi sopportabile per tutti. Resta da capire per quanto sarà così.