Il presidente iraniano Hassan Rohani ha annunciato la scoperta di un nuovo maxi giacimento nel Paese: si parla di circa 50 miliardi di barili. I nuovi pozzi promettono di far aumentare di un terzo le riserve di greggio di Teheran che afferma di disporre di circa 150 miliardi di barili, di cui 65 a Ahvaz. I numeri ne fanno il quarto deposito al mondo di petrolio, oltre che il secondo per gas naturale.
L'Iran è quindi sempre più ricco di petrolio che tuttavia non può esportare, a causa delle sanzioni statunitensi introdotte a novembre dello scorso anno. L’obiettivo delle sanzioni era quello di mettere in crisi Teheran bloccando le fonti di entrate principali dello Stato per costringerlo a negoziare un nuovo Trattato sul nucleare. Ma le conseguenze sono state diverse: dalla crisi delle petroliere prese in ostaggio nel corso dell'estate ai gravi problemi energetici, con la conseguente decisione dell'Iran di svincolarsi progressivamente dai paletti posti dall'accordo sul nucleare del 2015.
ATS/ANSA/Swing