I prezzi al consumo in Svizzera sono aumentati del 2,5% in aprile su base annua, spinti al rialzo in particolare dal rincaro degli idrocarburi. Il relativo indice ha toccato i 103,3 punti, con un incremento mensile dello 0,4 punti percentuali, ha reso noto oggi (giovedì) l'Ufficio federale di statistica.
L'inflazione era del 2,2% in febbraio e del 2,4% in marzo. Fino a un anno fa era ancora negativa e proprio aprile aveva fatto segnare l'inversione di tendenza. Il nuovo dato è il più elevato da 28 anni a questa parte, anche se resta inferiore (e non di poco) a quelli registrati sia nell'Unione Europea (+7,5% a marzo) che negli Stati Uniti (+8,5%). La Svizzera è in parte protetta dall'attuale forza del franco.
Negli ultimi mesi i prezzi hanno continuato a salire spinti fra l'altro dalla guerra in Ucraina e dai suoi effetti sui derivati del petrolio e su alcuni prodotti alimentari. Nel confronto con 12 mesi fa, l'incremento più elevato è quello dell'olio da riscaldamento (+75,6%), seguito da trasporto aereo (+54,8%), noleggio di automobili (30,5%), diesel (28,3%) e benzina (25,1%). Meno cari, fra gli altri, alcuni frutti, il paralberghiero e alcuni pacchetti di viaggio.