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“I russi potrebbero lasciare Zaporizhia”

Così il presidente della società nazionale ucraina Energoatom Petro Kotin: “Si stanno preparando e stanno rubando di tutto” – Dopo Kherson, il ritiro sarebbe un altro smacco per il Cremlino

  • 27 novembre 2022, 20:30
  • 20 novembre, 14:21
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Il presidente della società nazionale ucraina per l'energia nucleare Energoatom Petr Kotin durante un'intervista in ottobre

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Di: Reuters/ATS/dielle 

Ci sono segnali che indicano che le forze russe potrebbero prepararsi a lasciare la centrale nucleare di Zaporizhia, che hanno sequestrato a marzo. Lo ha dichiarato domenica il presidente della società nazionale ucraina per l'energia nucleare Energoatom Petro Kotin.

Il ritiro rappresenterebbe un cambiamento importante nella regione sud-orientale di Zaporizhia, parzialmente occupata, dove la linea del fronte si è mossa a malapena per mesi. E dopo la fuga da Kherson, sarebbe una ritirata che sa di clamorosa sconfitta. Che Putin sia in grave difficoltà nella sua "operazione speciale" in Ucraina lo evidenziano anche gli 007 britannici, che nel loro ultimo aggiornamento hanno spiegato quanto sia improbabile che le truppe russe riescano a sfondare le difese ucraine e catturare tutto l'oblast di Donetsk, teatro di intensi combattimenti nelle ultime due settimane. Proprio nella regione di Donetsk, oggi (domenica), le truppe russe hanno attaccato la città di Kurakhove uccidendo due civili e ferendone un altro. Lo riporta Ukrinform.

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Tornando a Zaporizhia, Kotin ha affermato che "nelle ultime settimane stiamo ricevendo informazioni che indicano che si stanno preparando a lasciare l'impianto", ha dichiarato Kotin alla televisione nazionale.

"Prima di tutto, i media russi hanno diffuso un'enorme quantità di informazioni secondo le quali varrebbe la pena di abbandonare l'impianto e forse di cedere il controllo all'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (AIEA)", ha aggiunto, riferendosi all'organo di controllo nucleare delle Nazioni Unite. "Sembra che stiano facendo i bagagli rubando tutto quello che possono" ha aggiunto Kotin.

Lo stesso Kotin ha però anche detto che è troppo presto per parlare di partenza: "Non la vediamo per ora, ma si stanno preparando”.

Per mesi, la Russia e l'Ucraina si sono accusate reciprocamente di aver bombardato l'impianto di Zaporizhia, che non produce più energia.

Il 23 novembre il capo dell'AIEA ha incontrato una delegazione russa a Istanbul per discutere della creazione di una zona di protezione intorno all'impianto, il più grande d'Europa, per evitare un disastro nucleare. Zaporizhia forniva circa un quinto dell'elettricità dell'Ucraina.

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