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“Razzo su Israele dal Libano, almeno 12 bimbi e ragazzi morti”

L’IDF accusa Hezbollah, che nega - Fonti israeliane: “Disastro di Majdal Shams porterà a svolta drammatica a Nord” - Netanyahu convoca gabinetto di sicurezza: “Hezbollah pagheranno prezzo alto” - USA temono guerra totale

  • 27 luglio, 19:49
  • 25 settembre, 12:37
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Israele, razzi dal Libano, morti e feriti

Telegiornale 27.07.2024, 20:00

  • Reuters
Di: ATS/M. Ang. 

Almeno 12 bambini e ragazzi sono morti in seguito a un attacco con un razzo lanciato dal Libano che ha colpito Majdal Shams, cittadina druso israeliana sulle alture del Golan, nel nord di Israele, al confine con il Libano. Lo riportano i media israeliani che parlano di oltre 30 feriti, di cui 6 in condizioni gravi.  

Il portavoce dell’Israel Defense Forces (IDF) - le forze armate israeliane -, Daniel Hagari, citato dal Times of Israel, ha dichiarato che il razzo partito dal Libano è stato identificato come “un razzo Falaq-1 fabbricato in Iran, con una testata di oltre 50 chilogrammi di esplosivo”. “I risultati forensi sulla scena indicano questo razzo. Viene utilizzato solo dal gruppo terroristico Hezbollah”, ha affermato Hagari.

Il colonnello Avichay Adraee, portavoce in lingua araba dell’Idf, ha dichiarato che l’attacco a Majdal Shams è stato diretto da Ali Muhammad Yahya, comandante di un sito di lancio di razzi nell’area di Chebaa nel Libano meridionale. Lo riporta il Times of Israel. “Nonostante i suoi tentativi di negare, Hezbollah è responsabile del massacro a Majdal Shams e dell’uccisione di bambini e ragazzi sul campo di calcio”, ha ribadito Adraee.

Vertici difesa israeliani hanno presentato a Gallant opzioni militari

I vertici militari hanno presentato al ministro della difesa Yoav Gallant “opzioni per un’azione contro gli Hezbollah”. Le proposte sono state avanzate durante la riunione tra Gallant e il capo di stato maggiore dell’esercito e il comandante del fronte del nord dopo l’attacco dei miliziani sciiti a Majdal Shams. Lo ha fatto sapere il suo ufficio secondo cui Gallant “ha stabilito le linee di condotta e ha impartito istruzioni di conseguenza all’apparato di difesa”, senza fornire ulteriori dettagli.

Netanyahu ha convocato il gabinetto di sicurezza

Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha convocato il gabinetto di sicurezza immediatamente al suo rientro dagli USA che ha anticipato. Lo fa sapere l’ufficio del premier. “Israele non lascerà che questo attacco omicida resti senza risposta e Hezbollah pagherà un prezzo elevato per questo, un prezzo che non ha mai pagato prima”, ha detto Netanyahu a un leader della comunità drusa, secondo una dichiarazione rilasciata dall’ufficio del premier. Netanyahu ha parlato con il leader spirituale della comunità drusa, lo sceicco Muafak Tarif esprimendo profondo shock per l’omicidio di bambini e ragazzi innocenti da parte di Hezbollah. Il premier ha chiesto di trasmettere, a nome dell’intera nazione di Israele, le condoglianze inviate dal profondo del cuore alle famiglie delle persone assassinate e all’intera comunità drusa. Lo riferisce l’ufficio del primo ministro.

Il Gabinetto di sicurezza, convocato dal premier israeliano, si riunirà domani (domenica) alle 16.00 (le 15.00 in Svizzera). La riunione - secondo i media - si terrà subito dopo il rientro di Netanyahu dagli USA.

USA temono che attacco in Golan scateni guerra totale

L’amministrazione Biden è preoccupata che l’attacco di sabato a Israele possa scatenare una guerra totale tra Israele e il gruppo terroristico sostenuto dall’Iran, ha detto un funzionario dell’amministrazione USA ad Axios. “Quello che è successo oggi potrebbe essere il fattore scatenante di cui ci siamo preoccupati e che abbiamo cercato di evitare per 10 mesi”, ha detto il funzionario.

“... Hezbollah è responsabile dell’eccidio di bambini innocenti... Questo è l’incidente più grave che ha colpito la popolazione civile” da quando Hezbollah ha cominciato a sparare contro Israele dopo il 7 ottobre. Lo ha detto alla televisione israeliana il portavoce delle forze di difesa (Idf) Daniel Hagari.

In precedenza l’esercito dello Stato ebraico aveva precisato che era stato un razzo e non un drone, partito dal Libano, a causare la strage. Il lancio “è stato effettuato dall’organizzazione terroristica degli Hezbollah”, ha detto l’Idf in base “a una valutazione della situazione e dell’intelligence in nostro possesso”.

Hezbollah ha invece negato di essere dietro l’attacco.

Il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz ha dichiarato di aver parlato con Netanyahu dopo l’attacco, senza fornire dettagli sul colloquio.

“Non c’è dubbio che Hezbollah abbia oltrepassato tutte le linee rosse”, ha detto a Channel 12 rilanciato da Times of Israel. “Stiamo affrontando una guerra totale”, ha aggiunto insistendo che Israele esigerà un prezzo ancora più alto da Hezbollah. Israele avrà “pieno sostegno” da Stati Uniti ed Europa, ha detto Katz senza tuttavia fornire dettagli su cosa cambierà nelle azioni di Israele.

Fonti Israele, “ci sarà svolta drammatica in guerra a nord”

“Gli eventi al nord porteranno ad una drammatica svolta nei combattimenti nell’area”. Lo ha detto una fonte israeliana della delegazione del premier Benyamin Netanyahu negli USA, citata dalla tv Canale 12. Secondo un’altra fonte riferita dalla tv Kan “il disastro di Majdal Shams potrebbe dare un cambio di direzione alla guerra”.

Il governo libanese condanna “tutti gli atti di violenza contro i civili”

Intanto, il governo libanese ha condannato “tutti gli atti di violenza e aggressione contro i civili”. “Prendere di mira i civili è una flagrante violazione del diritto internazionale e va contro i principi dell’umanità”, ha affermato una dichiarazione del governo che chiede “una cessazione immediata delle ostilità” dopo mesi di scambi di fuoco transfrontalieri tra Hezbollah e le forze israeliane.

Borrell, bagno di sangue in Golan, inchiesta indipendente

L’Alto rappresentante Ue Josep Borrell ha condannato il “bagno di sangue” dell’attacco che ha provocato almeno 11 morti sulle Alture del Golan, sul quale esorta un’inchiesta internazionale indipendente. “Immagini scioccanti dal campo da calcio nella città drusa di Majdal Shams. Condanno fermamente questo bagno di sangue. Abbiamo bisogno di un’indagine internazionale indipendente su questo inaccettabile episodio. Esortiamo tutte le parti a esercitare la massima moderazione ed evitare un’ulteriore escalation”, ha affermato Borrell in un post su X.

Majdal Shams è una cittadina di poco più di 11’000 abitanti situata nei pressi del monte Hermon a 1’130 metri di altitudine. Così come la maggior parte del territorio della alture del Golan, è stata occupata da Israele a seguito delle guerra arabo-israeliana del 1967, nonostante la comunità internazionale la riconosca, insieme al resto delle alture, come parte della Siria.

Raid israeliano a Gaza

Sempre sabato, il ministero della Sanità di Hamas a Gaza ha accusato Israele di aver attaccato un “ospedale da campo” situato accanto a “una scuola” a Deir al Balah, nel centro della Striscia. Il ministero riferisce che “trenta persone sono state uccise e più di cento ferite”.

L’IDF ha spiegato di aver centrato il complesso scolastico nel quale “c’era un centro di comando e di controllo” di Hamas. Intanto, la Difesa civile di Gaza riferisce che almeno 170 persone sono morte a Khan Yunis dall’inizio del nuovo assalto israeliano, cominciato lunedì (22 luglio).

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