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Ancora bombe russe, l'ONU indaga

La Russia rivendica il successo della nuova ondata di attacchi contro obiettivi civili ucraini, ma le Nazioni Unite verificano con attenzione i raid di Mosca - Giovedì incontro Putin-Erdogan

  • 11 ottobre 2022, 15:57
  • 20 novembre, 14:46
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Notiziario 14.00 dell'11.10.2022 - La corrispondenza di Pierre Ograbek

RSI Info 11.10.2022, 16:00

  • Twitter/@EuromaidanPress
Di: AP/ATS/EnCa/M. Ang. 

Il Ministero della Difesa russo ha affermato martedì che sono stati effettuati nuovi attacchi contro obiettivi militari e infrastrutture ucraine. Secondo quanto riferisce un portavoce, le forze armate russe hanno continuato a compiere massicci bombardamenti con armi a lungo raggio, da basi terrestri e marittime, su siti militari e installazioni elettriche in Ucraina"; secondo la fonte tutti gli obiettivi di questi attacchi sono stati raggiunti.

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Intanto però, le Nazioni Unite hanno reso noto che stanno verificando con attenzione estrema i bombardamenti di ieri, lunedì, poiché sembra che “potrebbero aver violato” il diritto internazionale in materia di guerra. La portavoce Ravina Shamdasani dell'ufficio dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani ha invitato la Russia ad "astenersi da un'ulteriore escalation" e ha espresso preoccupazione per gli attacchi alle infrastrutture civili, compresi gli edifici residenziali e le strutture energetiche.

"I danni alle principali centrali e linee elettriche prima del prossimo inverno sollevano ulteriori preoccupazioni per la protezione dei civili e in particolare per l'impatto sulle popolazioni vulnerabili", ha detto ai giornalisti durante un briefing dell'ONU a Ginevra martedì. "Gli attacchi contro la popolazione e le attrezzature indispensabili alla sua sopravvivenza sono vietati dal diritto umanitario internazionale".

La Shamdasani ha aggiunto: "Dobbiamo sottolineare che dirigere intenzionalmente attacchi contro civili e strutture civili - che perciò non possono essere considerati obiettivi militari - equivale a un crimine di guerra".

Ha intanto destato impressione sui social media l'immagine di un viale di Dnipropetrovsk dove lunedì mattina un missile dei russi è caduto a pochi metri da un autobus pieno di pendolari che andavano a scuola o a lavorare. A poco più di 24 ore dall'attacco, Anton Geraschenko, consigliere del Miniistero degli Esteri di Kiev ha pubblicato un'immagine della strada, bombardata e distrutta, totalmente ricostruita. Il consigliere ha segnalato in un post su Twitter come "tutto può essere risistemato e ricostruito, lentamente o in fretta. Fatta eccezione per gli esseri umani".

Leopoli attaccata con i droni è senza corrente

Intanto, dopo gli attacchi russi con droni kamikaze di queste ultime ore, sono nuovamente senza elettricità più quartieri di Leopoli, nell'ovest dell'Ucraina, dopo quello che è stato descritto come un pesante "attacco alle infrastrutture" cittadine. Lo scrive su Telegram il sindaco della città, Andriy Sadovyi. Anche il governatore regionale, Maksym Kozytskyi, ha condiviso poco fa un simile messaggio, parlando di "un attacco a strutture energetiche nella regione di Leopoli. Rimanete nei rifugi. Non diffondete foto, video e voci non verificate".

L'attacco contro Leopoli, grande centro a breve distanza dal confine polacco, ha suscitato ancora l'indignazione e la reazione del Governo tedesco. Christine Lambrecht, la ministra della Difesa di Berlino che subito dopo i bombardamenti di lunedì sull'Ucraina aveva garantito l'invio di sistemi di protenzione antiaerea, ha dichiarato martedì che "i nuovi attacchi contro Kiev e altre città ucraine dimostrano l'importanza di fornire in tempi brevi" tali attrezzature al Paese invaso da Mosca.

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Giovedì incontro Putin-Erdogan

Intanto è arrivata la conferma che si terrà giovedì ad Astana, capitale del Kazakhstan, l'incontro tra il presidente turco Recep Tayyp Erdogan e il suo omologo russo Vladimir Putin: lo ha reso noto oggi (martedì) un funzionario del governo turco.

Ieri il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, aveva detto che un incontro tra Putin ed Erdogan era possibile a margine del vertice della Conferenza sull'interazione e sulle misure di rafforzamento della fiducia in Asia (CICA) previsto ad Astana per il 12-13 ottobre.

"Una pace equa non ha perdenti. Anche la peggior pace è meglio della guerra. La Turchia parla con tutte le parti e ha la loro fiducia, purtroppo alcuni Paesi europei preferiscono la provocazione e l'escalation", aveva detto Erdogan il 6 ottobre.

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