I quattro presunti autori dell’attacco al Crocus City Hall di Mosca, che ha causato la morte di 137 persone, sono apparsi davanti al giudice domenica sera. Il gruppo è stato messo in custodia cautelare per due mesi.
I quattro sono accusati di terrorismo e rischiano l’ergastolo, ha affermato in una nota il tribunale Basmanny di Mosca. La loro custodia cautelare, fissata fino al 22 maggio, potrà essere prorogata in attesa del processo, la cui data non è stata ancora fissata.
Secondo le informazioni diffuse dal tribunale i quattro uomini sono cittadini del Tagikistan, un’ex repubblica sovietica dell’Asia centrale, e hanno tra i 19 e i 32 anni. Tre di loro si sono dichiarati colpevoli di aver compiuto il peggior attacco terroristico in Russia degli ultimi due decenni, riporta l’agenzia TASS.
Prima dell’udienza in tribunale, sono state diffuse online riprese video che mostravano che gli uomini arrestati erano stati torturati e a uno di loro era stato addirittura tagliato un orecchio. Uno dei sospetti è stato portato in tribunale su una sedia a rotelle mentre gli altri si sono presentati all’udienza con evidenti ferite al volto e al corpo.
E intanto, gli inquirenti russi hanno fatto richiesta di mettere in detenzione preventiva tre altre persone sospettate di essere coinvolte nell’attacco.
I presunti autori dell'attacco sono cittadini del Tagikistan, un’ex repubblica sovietica dell’Asia centrale, e hanno tra i 19 e i 32 anni
I presunti autori dell'attacco sono cittadini del Tagikistan, un’ex repubblica sovietica dell’Asia centrale, e hanno tra i 19 e i 32 anni
I presunti autori dell'attacco sono cittadini del Tagikistan, un’ex repubblica sovietica dell’Asia centrale, e hanno tra i 19 e i 32 anni
I presunti autori dell'attacco sono cittadini del Tagikistan, un’ex repubblica sovietica dell’Asia centrale, e hanno tra i 19 e i 32 anni
Ancora 97 feriti in ospedale
Il bilancio ufficiale dell’attacco non si è più aggravato: i morti sono come detto 137 e delle 180 persone che erano rimaste ferite, si è saputo lunedì, 97 si trovano ancora in diversi ospedali della capitale. Altri cadaveri potrebbero comunque trovarsi ancora fra le macerie della Crocus City Hall, in parte crollata per l’incendio appiccato durante l’attacco.
Rivendicazione dell’IS K, il Cremlino non commenta
L’attacco è stato rivendicato dallo Stato islamico del Khorasan, mentre nel suo discorso alla nazione di sabato Vladimir Putin ha sottolineato il fatto che i quattro autori erano stati agguantati nella regione di Bryansk, diretti a quanto sembra verso il confine ucraino. Sulla rivendicazione il Cremlino non rilascia commenti: sollecitato ancora una volta lunedì, il portavoce Dmitri Peskov ha detto che è compito degli inquirenti rilasciare eventuali informazioni sulle indagini in corso.
Mosca il giorno dopo la strage
Telegiornale 23.03.2024, 20:00