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La Russia in lutto

Commemorate le vittime dell’attentato alla Crocus City Hall, salite a 137 - L’IS diffonde un video dell’attacco

  • 24 marzo, 12:34
  • 26 marzo, 14:55

RG 12.30 del 24.03.2024 La corrispondenza di Giuseppe D’Amato

RSI Mondo 24.03.2024, 12:32

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Di: ATS/pon

La Russia osserva una giornata di lutto domenica, indetta dal presidente Vladimir Putin, per commemorare le 137 persone (fra cui tre bambini) che sono state uccise venerdì sera nell’attacco in una gremita sala da concerti di Krasnogorsk, alla periferia nord-occidentale di Mosca.

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La candela accesa anche a San Pietroburgo

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Le bandiere sono a mezz’asta, molti eventi sportivi e culturali sono stati posticipati o cancellati, teatri, cinema e musei sono chiusi, mentre le tv hanno aggiornato i propri palinsesti. A Mosca e in altre città, i cartelloni elettronici mostrano l’immagine di un’unica candela accesa e la parola “skorbim” che vuol dire “piangiamo”, “siamo in lutto”.

Sabato è stato anche allestito un memoriale improvvisato fuori dalla Crocus City Hall, dove i moscoviti hanno acceso candele e deposto fiori. In migliaia si sono messi in coda per portare il loro omaggio.

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In tanti hanno deposto fiori fuori dalla sala da concerto

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Il bilancio si è nuovamente aggravato con 4 nuovi decessi e secondo l’agenzia TASS molti dei circa 150 feriti versano ancora in gravi condizioni. Fra i morti figura anche l’assistente dei Piknik, la band che doveva esibirsi venerdì sera alla Crocus City Hall.

La rivendicazione

L’attentato è stato rivendicato da una branca dell’autoproclamato Stato islamico, l’IS del Khorasan, con radici in Afghanistan e Pakistan soprattutto, ma anche nell’ex repubblica sovietica del Tagikistan. E tagiki sarebbero anche i quattro attentatori arrestati sabato nella regione di Bryansk e già ricondotti nella capitale. Un video che circola in rete - la cui autenticità non è verificabile - li mostra maltrattati da chi li ha catturati e confessare di essere stati ingaggiati per una cifra equivalente a poco meno di 5’000 franchi.

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Soccorritori al lavoro fra le macerie dell'edificio parzialmente bruciato

  • keystone/EPA/Ministero delle emergenze russo

L’IS ha diffuso domenica un video sui canali social di un minuto e 31 secondi, apparentemente filmato dagli stessi assalitori alla Crocus City Hall. Nelle immagini individui dal volto sfuocato e con le voci filtrate imbracciano i fucili d’assalto e sparano. Si vedono corpi inerti a terra e poi l’inizio d’incendio del teatro. La rivendicazione è giudicata credibile dagli Stati Uniti, che nelle scorse settimane avevano avvertito della possibilità di atti terroristici in Russia e invitato i propri cittadini ad evitare gli assembramenti. Lo stesso FSB, il servizio di sicurezza russo, aveva affermato di aver sventato un attacco contro una sinagoga della capitale.

La “pista ucraina”

Parlando alla nazione sabato, Vladimir Putin ha denunciato un “atto terroristico barbaro” senza menzionare la rivendicazione ma sottolineando invece il fatto che - al momento della cattura - il quartetto era diretto verso il confine ucraino. Sia Kiev che i volontari russi filo-ucraini responsabili nelle scorse settimane di diverse incursioni in territorio russo avevano subito proclamato la loro estraneità alla strage.

L’inquilino del Cremlino - secondo la stampa russa - riunirà la prossima settimana il consiglio di sicurezza nazionale.

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