Gli uomini della Wagner non si ritireranno da Bakhmut, come aveva annunciato il loro leader. Con un messaggio audio pubblicato sul suo canale Telegram, Evgeny Prigozhin ha detto di avere ricevuto promesse di imminente arrivo delle armi e delle munizioni necessarie per continuare le operazioni. In precedenza il fondatore e capo del gruppo mercenario aveva minacciato di ritirare le proprie truppe dalla città nell'Ucraina orientale per lasciarle alle milizie del leader ceceno Kadyrov, ed aveva lamentato morti inutili e ingiustificate a causa dei problemi di approvvigionamento. Da parte sua il Ministero della difesa russa si è rifiutato di commentare le dichiarazioni o di confermare la notizia di nuove armi in consegna.
Ucraina, le minacce del gruppo Wagner
Telegiornale 05.05.2023, 12:30
Non è la prima volta che Prigozhin si lamenta dei difficili rapporti tra la sua milizia e le forze regolari russe, scontrandosi in particolare con il ministro della difesa Sergei Shoigu. Per il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak si tratta di una strategia per distogliere l'attenzione.
Prilepin uscito dal coma
Lo scrittore Zakhar Prilepin, sopravvissuto sabato ad un attentato che ha ucciso il suo autista, è uscito dal coma farmacologico e sta bene, considerata la situazione. Lo afferma l'agenzia russa Tass, secondo cui l'uomo - sostenitore dell'invasione russa e vicino alle posizioni di Putin - è cosciente e stabile.
L'ex presidente russo Medvedev - numero due del consiglio di sicurezza nazionale - ha detto che tutte le persone sospettate di essere coinvolte nell'attacco saranno processate e condannate a lunghe pene detentive, "ma anche per chi è condannato all'ergastolo a volte si verificano incidenti" che possono interrompere una lunga condanna "a causa della morte del prigioniero".
Un uomo è stato arrestato ieri ed ha confessato di avere agito per conto dei servizi segreti ucraini, stando a quanto riferiscono le agenzie russe. Kiev non ha né confermato né smentito una propria implicazione.
Frontex sospende voli sul Mar Nero
I voli di pattugliamento sul Mar Nero dell'agenzia UE per il controllo delle frontiere esterne (Frontex) sono stati sospesi dopo che un aereo polacco partecipante alla missione mista di pattugliamento marittimo è stato intercettato da un caccia russo. Lo riferisce la radio polacca RMF affermando che le operazioni saranno riprese solo quando la Romania (che comanda la missione, a cui partecipano anche Spagna e Svezia) potrà garantire la sicurezza dell'operazione.
Il Sukhoi Su-35 è passato a circa cinque metri dal Turbolet L-410 con a bordo tre funzionari di Frontex e due piloti. A causa delle turbolenze i piloti hanno perso il controllo per alcuni minuti, ma sono poi riusciti ad atterrare in sicurezza. Bucarest ha parlato di un atto aggressivo e di una provocazione pianificata.