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Barnier ha la sinistra contro e una missione non scontata

Dopo quasi due mesi Emmanuel Macron ha scelto un premier, che dovrà trovare una maggioranza e traghettare la Francia fuori dalla procedura per deficit eccessivo aperta dall’UE

  • 5 settembre, 19:41
  • 5 settembre, 21:14
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Michel Barnier è il nuovo premier francese

SEIDISERA 05.09.2024, 18:51

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Di: Alessandro Grandesso 

Otto righe di comunicato, per mettere fine alla suspense che regnava da ormai quasi due mesi. Così il presidente Emmanuel Macron ha annunciato la nomina di Michel Barnier come nuovo primo ministro che avrà il compito di formare “un governo di unità e al servizio dei francesi e del Paese”. Una missione non scontata per l’ex commissario europeo, conservatore del partito dei Repubblicani, che dovrà trovare una maggioranza in una Camera divisa in tre blocchi, nessuno con i numeri per garantire un sostegno a qualsiasi Esecutivo. In ogni caso, si chiude un periodo di crisi inedito nella storia della Quinta Repubblica.

Macron l’ha concluso nominando il più anziano premier della storia repubblicana, che succede a quello più giovane, Gabriel Attal rimasto in carica sette mesi e 23 giorni. E dimessosi dopo l’esito delle elezioni anticipate decise dal capo di Stato in seguito alla sconfitta elettorale alle Europee di giugno. Una mossa finalizzata a costituire una maggioranza e che invece ha reso ancora più intricato lo scacchiere politico. Da qui la difficoltà di individuare un primo ministro in grado di governare, raccogliendo di volta in volta i voti necessari.

In tal senso, Macron aveva escluso a priori l’economista Lucie Castets, la candidata della coalizione delle sinistre uscite rafforzate dalle urne. Ma sono stati scartati uno dopo l’altro anche altri profili, più concilianti. Dall’ex ministro e primo ministro socialista Bernard Cazeneuve al presidente del Consiglio Economico, Sociale e dell’Ambiente – la terza Camera dello Stato – Thierry Beaudet. Bocciato pure Xavier Bertrand, presidente della regione Hauts-de-France, ex ministro sarkozista con forti ambizioni personali in vista delle elezioni presidenziali del 2027.

Così alla fine, è emersa la figura più consensuale di Barnier, politico di lungo corso, già ministro dell’Ambiente all’epoca di François Mitterrand, ministro degli Affari Esteri sotto la presidenza di Jacques Chirac, ministro dell’Agricoltura di Nicolas Sarkozy e soprattutto influente Commissario europeo che ha gestito pure la negoziazione con il Regno Unito dopo il Brexit. In tal senso, Barnier dovrà fornire indicazioni chiare all’UE per far uscire la Francia dalla procedura di deficit eccessivo aperta da Bruxelles, oltre che varare in priorità una manovra di bilancio credibile.

Il tutto in tempi stretti e senza alcuna garanzia di una maggioranza, visto che le sinistre sono insorte alla nomina di Barnier. Per il capo dei socialisti Olivier Faure, si tratta di un “diniego di democrazia”. Lo stesso ha dichiarato il leader della sinistra radicale Jean- Luc Mélenchon, evocando in più un “furto delle urne”. Per il comunista Fabien Roussel la decisione di Macron è un “insulto ai francesi”, “una presa in giro”, per i Verdi. Barnier però può contare almeno sul blocco centrista, e sul suo gruppo di conservatori repubblicani. E indirettamente anche sull’estrema destra, visto che Marine Le Pen ha fatto sapere che attenderà il discorso programmatico del nuovo premier prima di esprimersi su un eventuale voto di censura.

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Michel Barnier nominato premier francese

Telegiornale 05.09.2024, 20:00

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