Biden: “Nessun coinvolgimento, problemi di Mosca”

“Gli Stati Uniti non sono coinvolti nella crisi interna russa e quello che sta accadendo è una lotta di potere interna al sistema di Mosca”. Lo ha detto ieri il presidente statunitense Joe Biden, parlando in pubblico per la prima volta dall’inizio dello scontro tra il leader della milizia Wagner Prigozhin e i vertici militari russi.

“Non siamo coinvolti. Gli Stati Uniti non c'entrano nulla”, ha detto Biden. Una presa di posizione che è stata comunicata direttamente anche al Cremlino per il tramite di canali diplomatici.

Il presidente americano non ha però voluto commentare le indiscrezioni dei media statunitensi, che già sabato avevano rivelato come la CIA fosse a conoscenza, con alcuni giorni di anticipo, delle intenzioni del fondatore del gruppo Wagner. Indiscrezioni rilanciate ancora ieri dal ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov.

Biden ha poi ricordato lo stretto coordinamento deciso con gli alleati europei durante le ore più frenetiche del presunto golpe, quando la preoccupazione principale dell'amministrazione USA era legata alla sicurezza dell'arsenale nucleare di Mosca.

L'altro ieri il segretario di Stato Antony Blinken si era invece spinto un po’ oltre, affermando durante un programma domenicale sulla CBS che la rivolta di Prigozhin rivela le crepe interne al sistema di potere di Vladimir Putin.