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Stop di Biden all’acquisizione di U.S. Steel, reazioni a catena

Il gigante dell’acciaio doveva essere rilevato dalla giapponese Nippon Steel - Deplorazione dal Giappone, mentre il sindacato della siderurgia USA è “grato” al presidente uscente

  • 4 gennaio, 11:01
  • 4 gennaio, 11:03
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Il presidente uscente ha motivato lo stop con ragioni di "sicurezza nazionale"

  • Keystone
Di: AFP/ATS/LP 

Non si sono fatte attendere le reazioni alla decisione del presidente uscente degli Stati Uniti, Joe Biden, di bloccare l’acquisizione di U.S. Steel da parte della giapponese Nippon Steel. La Casa Bianca, venerdì, ha motivato la scelta con ragioni di “sicurezza nazionale”.

La fusione “porrebbe uno dei maggiori produttori di acciaio americani sotto controllo straniero e rappresenterebbe un rischio per la nostra sicurezza nazionale e per le catene di approvvigionamento critiche”, ha spiegato Biden. Ha inoltre sottolineato che “una forte industria siderurgica, di proprietà e gestione nazionale, è una priorità essenziale”.

Reazioni delle aziende

U.S. Steel e Nippon Steel non hanno esitato a esprimere il loro disappunto, definendo la decisione “una chiara violazione della legge” e minacciando di prendere “tutte le misure appropriate”. In un comunicato congiunto, le due aziende hanno accusato l’amministrazione Biden di aver manipolato il processo per perseguire un’agenda politica, senza fornire “alcuna prova credibile di un problema di sicurezza nazionale”.

Le aziende hanno avvertito che questa decisione potrebbe dissuadere altre imprese, anche di Paesi alleati, dall’investire negli Stati Uniti. Nippon Steel si era impegnata a investire almeno 2,7 miliardi di dollari nei siti industriali sindacalizzati, a mantenere l’occupazione e a offrire un bonus di 5’000 dollari ai dipendenti di U.S. Steel in caso di acquisizione.

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Notiziario

Notiziario 04.01.2025, 07:00

Il sindacato e il governo giapponese

Il sindacato americano dei lavoratori dell’acciaio (USW) ha accolto positivamente la decisione, ringraziando Biden per aver mantenuto “una forte industria siderurgica nel Paese”. In un comunicato, ha quindi esortato la dirigenza di U.S. Steel a “prendere le decisioni necessarie per far crescere l’azienda e mantenerla redditizia”.

Dal Giappone, invece, è arrivata una dura reazione. Il ministro dell’Economia, del Commercio e dell’Industria, Yoji Muto, ha giudicato “incomprensibile e deplorevole che l’amministrazione Biden abbia preso una tale decisione sulla base di preoccupazioni di sicurezza nazionale”, secondo una dichiarazione inviata all’AFP. La Casa Bianca ha tuttavia cercato di smorzare le tensioni. “Non si tratta di una decisione contro il Giappone”, ha affermato la portavoce Karine Jean-Pierre durante un briefing con la stampa: “Siamo stati in contatto con loro e con loro abbiamo condiviso le nostre impressioni”.

Reazioni dei mercati

I mercati hanno reagito negativamente alla notizia: le azioni di U.S. Steel hanno chiuso in calo del 6,53% a 30,47 dollari a Wall Street, segno delle crescenti incertezze sul futuro dell’azienda. Senza nuovi investimenti, U.S. Steel rischia di dover affrontare pesanti tagli occupazionali.

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