Bombardamenti in Crimea

Secondo il media russo Rusnya, le forze ucraine hanno colpito oggi, sabato, un aeroporto e un deposito di petrolio nel villaggio di Oktyabrskoye, in Crimea. Il territorio della Crimea è controllato dalla Russia dal 2014. A seguito delle esplosioni, è scoppiato un incendio alla stazione ferroviaria Elevatornaya del villaggio, hanno riferito i testimoni a Suspilne Crimea. All'origine degli attacchi, secondo l'amministratore filorusso della penisola Sergei Aksyonov, vi sarebbero dei droni lanciati dalle forze di Kiev.

"Secondo i dati preliminari, non ci sono stati feriti o danni", ha precisato il funzionario sottolineando che "è stato deciso di sfollare la popolazione entro un raggio di cinque chilometri dal luogo dell'emergenza in punti di alloggio temporanei".

Frattanto, il traffico automobilistico sul ponte di Crimea - bersaglio di diversi attacchi ucraini negli scorsi giorni - è stato ripristinato, come riporta l'agenzia russa Tass. Nella prima mattinata, sempre di oggi sabato, il ponte era stato chiuso, riferiva ancora la Tass, al traffico automobilistico per un non meglio precisato problema alla struttura. Dopo il blocco e la riapertura ai veicoli, il manufatto, nella tarda mattinata, è stato chiuso alla circolazione ferroviaria pure sospesa in diversi altri punti della penisola di Crimea.

Un corrispondente di guerra dell'agenzia di stampa russa RIA è rimasto ucciso e altri tre giornalisti sono stati feriti, oggi, sabato, dal fuoco dell'artiglieria vicino alla linea del fronte nella regione di Zaporizhzhia, nel sud-est dell'Ucraina. Secondo il Ministero della difesa russo le forze ucraine hanno lanciato un attacco di artiglieria contro i giornalisti utilizzando munizioni a grappolo. Reuters, per il momento, non è stata in grado di verificare le informazioni del Ministero russo direttamente in loco.