Il premier britannico Boris Johnson è atterrato nella Berlino della cancelliera Angela Merkel per sentirsi ripetere che l'UE, sulla Brexit, è pronta a qualsiasi scenario caotico ma anche che ci sono ancora margini per accordarsi sulla questione che Londra ritiene ineludibile: il famigerato backstop, il protocollo di salvaguardia UE per evitare un confine fisico tra Repubblica d'Irlanda e Irlanda del Nord.
E' quanto è emerso dalle dichiarazioni che Merkel e Johnson hanno fatto alla cancelleria di Berlino poco prima di un incontro bilaterale e alla vigilia di una visita del premier britannico a Parigi. "Non possiamo accettare" che l'accordo sulla Brexit "rimanga così", includendo il backstop sul confine irlandese che invece "deve essere cancellato", ha detto il premier britannico, confermando che le posizioni di Londra e Bruxelles si sono irrigidite negli ultimi giorni.
Merkel, dal canto suo, ha ricordato che: "Valuteremmo ovviamente in maniera positiva un'uscita negoziata della Gran Bretagna dall'Unione Europea ma abbiamo sempre detto che siamo anche preparati se non c'è quest'uscita negoziata".
L'UE infatti rifiuta una riapertura dei negoziati chiesta da Johnson, il quale esclude un accordo a meno che non venga eliminato il backstop. Proprio su questo fronte gli è venuta incontro Merkel, che già nelle ultime ore aveva parlato di possibili "soluzioni pratiche" per attuare "con meno attriti possibili" l'uscita della Gran Bretagna dall'UE: "nei prossimi 30 giorni", quindi prima della scadenza di fine ottobre, "perché no?" si potrebbe trovare una soluzione. "Dobbiamo sforzarci" affinché si trovi, ha aggiunto. "Ma ciò presuppone" che "ci sia chiaro quale aspetto dovrebbero avere i rapporti futuri dell'Unione Europea con la Gran Bretagna", ha avvertito la cancelliera.
ATS/M. Ang.