L'ondata di caldo senza precedenti che a fine giugno ha colpito la costa ovest degli Stati Uniti e del Canada sarebbe stata "praticamente impossibile" senza il riscaldamento climatico causato dall'uomo. Lo sostiene un un gruppo di esperti riuniti dal World Weather Attribution, un'iniziativa che raggruppa degli esperti di diversi istituti di ricerca da tutto il mondo.
"Non c'è alcun dubbio, il cambiamento climatico ha giocato un ruolo centrale" ha spiegato alla stampa Friederike Otto, dell'Università di Oxford. Secondo le analisi di 27 scienziati provenienti da 7 paesi, l'impatto delle attività umane ha aumentato di 150 volte la probabilità che questo genere di evento possa prodursi.
Il Canada brucia
Telegiornale 04.07.2021, 14:30
Una volta ogni 1'000 anni?
Le temperature in alcune regioni sono state talmente anormali in rapporto alle medie abituali che è persino risultato complicato calcolare la frequenza di un evento simile. Secondo alcune stime, con il clima attuale, una tale ondata di calore potrebbe avere luogo una volta per millennio. Tuttavia, se questa cupola di calore si fosse prodotta agli albori della rivoluzione industriale, le temperature registrate sarebbero state di due gradi inferiori.
A rendere possibile questo fenomeno di proporzione inedita avrebbe in questo caso concorso la siccità che ha toccato la zona in primavera. Secondo alcuni modelli ipotizzati dai ricercatori, l'aumento generale delle temperature potrebbe aiutare queste cupole di calore a generarsi più spesso, addirittura ogni 5-10 anni.
Per scongiurare questo rischio, gli scienziati fanno appello ancora una volta all'azione: prendere maggiori misure affinché si possa reagire meglio a queste nuove condizioni, ma soprattutto, a lungo termine, diminuire a ogni costo l'emissione di gas a effetto serra.
Temperature da primato
Il 30 giugno in Canada si è battuto il record assoluto di temperatura con 49,6°C nel villaggio di Lytton, non lontano da Vancouver. Anche gli Stati americani di Washington e dell'Oregon sono stati investiti dalla canicola, provocata da forti pressioni che hanno imprigionato l'aria calda su vaste aree della costa ovest. Il mese di giugno appena conclusosi è stato il più caldo mai registrato dall'inizio delle misurazioni nell'America del Nord: si è superata d 1,2°C la media 1991-2000, battendo di 0,15°C il precedente record risalente al giugno 2012.
Il bilancio in termini di vite umane non è ancora determinato, ma si contano già diverse centinaia di decessi.
Canada, caldo torrido e incendi
Telegiornale 04.07.2021, 22:00