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Cina e Russia cementano il partenariato

Medvedev a Pechino incontra Xi Jinping, al via una settimana di esercitazioni militari congiunte nel Mar Cinese Orientale – Xi sull’Ucraina: “Auspichiamo moderazione e diplomazia”

  • 21 dicembre 2022, 12:54
  • 20 novembre, 14:10
01:33

RG 12.30 del 21.12.2022 - L'analisi di Gabriele Battaglia

RSI Info 21.12.2022, 13:04

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Di: RG-Battaglia/dielle/ATS 

L’ex presidente russo Dmitri Medvedev, ora numero due del Consiglio di sicurezza russo, oggi (mercoledì) era a Pechino per incontrare il presidente cinese Xi Jinping. Cina che evita di schierarsi apertamente: auspica che le parti coinvolte nella guerra in Ucraina diano prova di moderazione e risolvano la questione tramite la diplomazia. Il presidente cinese ha aggiunto che "la Cina ha sempre deciso la sua posizione e la sua politica in base al merito della questione stessa, sostenendo una posizione obiettiva ed equa e promuovendo i colloqui di pace".

Intanto però Russia e Cina hanno iniziato sempre oggi delle esercitazioni navali congiunte. Una settimana di esercizi nel Mar Cinese Orientale per cementare il partenariato strategico che le lega. Così i due Paesi attesteranno in particolare la propria capacità militare sui mari e, secondo i ministeri della Difesa dei due paesi, l'obiettivo principale di mantenere la pace e la stabilità nella regione dell'Asia-Pacifico.

La Cina, in particolare, ha sviluppato molto la propria capacità navale negli ultimi anni, con il varo di tre portaerei, che però non sono ancora pronte al combattimento. Quindi non si parla ancora di una capacità di proiezione di Pechino in tutti i teatri, anche perché la dottrina strategica non punta a quello, bensì a rendere impossibile ogni aggressione alla Cina dall'esterno e ogni interruzione dei canali di approvvigionamento. Sia a Mosca sia a Pechino ritengono ci sia in corso un tentativo di accerchiamento da parte degli Stati Uniti e dei loro alleati e guardano anche con sospetto ai propositi di riarmo del Giappone.

Così già da tempo i bombardieri cinesi H6, costruiti non a caso sul modello del Tupolev russo, si avvicinano al Giappone, attraversano lo Stretto di Singapore e si avventurano nei mari esterni dove sarebbero teoricamente in grado di colpire la base statunitense di Guam, già raggiungibile peraltro dai missili balistici. Queste esercitazioni non sono straordinarie, fanno parte di un programma di cooperazione che viene da lontano e prescindono dalla contingenza internazionale. Non esiste un'alleanza formale tra Russia e Cina, ma chiaramente la partnership in ambito militare è destinata a durare.

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