Mondo

Cina, fine delle quarantene per stranieri

La decisione di Pechino preoccupa molti Paesi, in Svizzera c'è chi chiede l'introduzione di test sistematici per chi proviene dal Paese asiatico

  • 8 gennaio 2023, 09:31
  • 20 novembre, 12:12
00:38

Notiziario 07.00 dell'8.01.2023

RSI Info 08.01.2023, 09:25

  • keystone
Di: ATS/AFP/ANSA/Swing 

La Cina ha eliminato, oggi domenica, la quarantena obbligatoria per i cittadini stranieri in arrivo dall'estero mettendo così fine a tre anni di isolamento e di restrizioni a causa della pandemia di Covid-19 in un momento, però, in cui si stanno registrando nuovi focolai in diverse città del Paese.

Dopo tre anni di restrizioni, tra le più rigide del mondo, la Cina aveva eliminato (anche a seguito di numerose proteste di piazza) i principali divieti già il mese scorso. L'ultimo, quello introdotto oggi, riguarda lo stop alla quarantena per i cittadini stranieri che, da marzo 2020, prevedeva un periodo di isolamento in specifiche strutture Covid-19. Inizialmente la quarantena durava tre settimane, poi ridotta a una settimana e dallo scorso novembre a soli 5 giorni.

La decisione cinese ha creato non poche preoccupazioni a livello mondiale e ha indotto diversi Paesi, ultimi in ordine di tempo Germania, Belgio e Lussemburgo, ad adottare misure restrittive e controlli per i viaggiatori in arrivo dal Paese asiatico e a sconsigliare i viaggi non indispensabili verso la Cina.

La situazione in Svizzera

Mentre i politici di tutti i partiti governativi chiedono che vengano effettuati controlli anti-covid per tutte le persone che provengono dalla Cina, il presidente della Conferenza svizzera dei direttori cantonali della sanità (CDS), Lukas Engelberger, chiede, dapprima, dalle colonne della NZZ am Sonntag, un coordinamento con gli Stati europei.

Dal canto suo lo specialista in malattie infettive Huldrych Günthard dell'Ospedale Universitario di Zurigo, intervistato dal SonntagsBlick, afferma che i test "non hanno senso". Sostiene invece l'obbligo di vaccinazione per i viaggiatori provenienti dalla Cina, per ridurre il rischio di sovraccarico del sistema sanitario elvetico.

Infine Manuel Schibler, responsabile del laboratorio di virologia degli Ospedali Universitari di Ginevra (HUG), concorda con questa opinione e afferma a Le Matin Dimanche che i dati raccolti, in particolare dal sequenziamento del genoma del SARS-CoV-2, insieme all'analisi delle acque reflue, sono attualmente sufficienti per "farsi un'idea di ciò che circola nel nostro Paese".

02:35

La Cina riapre i confini, basta quarantene

Telegiornale 08.01.2023, 13:30

Correlati

Ti potrebbe interessare