Domani, 1° settembre, entrerà in vigore il giro di vite di Bruxelles sui test auto per le emissioni dopo lo scandalo del Dieselgate del 2015. Le nuove regole, decise oltre un anno e mezzo fa, prevedono che i nuovi modelli siano sottoposti a prove in condizioni di guida reale, per eliminare l'enorme discrepanza tra i valori di emissioni rilevati nei test di laboratorio e quelli su strada.
Diventano inoltre obbligatorie anche nuove prove di laboratorio più severe, armonizzate a livello mondiale. In concreto le emissioni di ossidi d’azoto (NOx) e di particolato, che sono tra le cause primarie dell'inquinamento atmosferico, saranno misurate in modo più sicuro grazie alle condizioni di guida reali.
Obbligatorie appunto dal 1° settembre per tutti i nuovi modelli di vetture, lo diventeranno pure progressivamente per tutti i veicoli nuovi tra il 2018 e il 2019. Ora “dobbiamo ripristinare la fiducia” nei diesel e perciò “sono basilari prove aggiornate e più attendibili per i nuovi modelli”, ha detto la commissaria UE al mercato interno Elzbieta Bienkowska.
ATS/Reuters/AFP/EnCa