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Donbass, le armi tacciono

Entrato in vigore il cessate il fuoco nella regione dell'Ucraina Orientale teatro dello scontro tra l'esercito di Kiev e i ribelli filorussi

  • 27 luglio 2020, 10:46
  • 22 novembre, 18:52
01:34

RG 08.00 del 27.07.2020 Il servizio di Stefano Grazioli

RSI Info 27.07.2020, 10:05

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Il cessate il fuoco nella zona di guerra dell’Ucraina orientale è entrato in vigore alla mezzanotte e un minuto di oggi, lunedì. Dopo altre 20 tentativi “il cessate il fuoco completo e onnicomprensivo è entrato in vigore” ha specificato l’Ufficio presidenziale di Kiev. I militari ucraini e i rappresentati dei separatisti filorussi nel Donbass e nelle regioni di Donetsk e Lugansk avevano reso noto, nei giorni, scorsi, di aver preparato tutti gli aspetti del cessate il fuoco.

Il leader del Cremlino Vladimir Putin e il presidente ucraino Volodomyr Zelenskyj hanno elogiato l'accordo su un nuovo cessate il fuoco durante una conversazione telefonica tenutasi nella tarda serata di domenica. Allo stesso tempo, hanno chiesto maggiori sforzi per l'attuazione dei precedenti accordi di pace. Secondo notizie provenienti dal Cremlino, Putin ha “criticato i tentativi dell’ Ucraina di rinegoziare parte dei punti del piano di pace concordato a Minsk nel 2015, invitando Zelenskyi a passare ai fatti”.

La rappresentante dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE) in Ucraina, Heidi Grau, ha detto che c'è tutta una serie di passi aggiuntivi per attuare il cessate il fuoco. Tra questi c'era il divieto di usare i droni. Inoltre, le armi pesanti non dovrebbero “più essere collocate nelle località - soprattutto nei pressi di asili, scuole e ospedali. In questo modo, i civili che vivono lungo i circa 450 chilometri del fronte saranno meglio protetti”.

ATS/Swing

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