Un tribunale della repubblica separatista di Donetsk, nell'est dell'Ucraina, oggi ha condannato a morte due cittadini britannici e uno marocchino, fatti prigionieri mentre combattevano contro l'esercito russo.
Il tribunale ha giudicato i tre uomini - i britannici Aiden Aslin e Shaun Pinner e il marocchino Brahim Saadoun - colpevoli di "attività di mercenariato e di aver commesso azioni volte a prendere il potere e a rovesciare l'ordine costituzionale" della repubblica separatista.
Il portavoce del premier britannico Boris Johnson ha affermato che, secondo le convenzioni di Ginevra, i prigionieri di guerra hanno diritto all'immunità, mentre la segretaria di Stato per gli affari esteri, Liz Truss, ha parlato di "sentenza farsa priva di qualunque legittimità".
Nelle ultime settimane, i funzionari filorussi hanno lasciato intendere che i soldati ucraini fatti prigionieri, compresi quelli del battaglione Azov, potrebbero essere processati e condannati a morte.
Mosca riconsegna i caduti dell'Azovstal
Telegiornale 07.06.2022, 14:30
Dal 1997, è in vigore una moratoria sulla pena di morte in Russia, ma non nei due territori separatisti dell'Ucraina orientale.