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Dove sta andando Fratelli d’Italia?

Intervista alla politologa Marta Lorimer: "Meloni impegnata a costruire un partito di destra meno centrista di Forza Italia, ma più moderato della Lega. Potenzialmente può riprendere voti da entrambi"

  • 13 settembre 2023, 05:44
  • 13 settembre 2023, 05:45
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Fratelli d'Italia tra passato e futuro

SEIDISERA 12.09.2023, 18:35

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Fratelli d’Italia, partito di maggioranza, da quasi ormai un anno al Governo della Penisola, ieri (martedì) si è riunito in assemblea, la prima da quando ha conquistato Palazzo Chigi. L’obiettivo è stilare bilanci, ma anche proiettarsi verso il futuro. La prima assemblea nazionale di FdI è stata organizzata anche per celebrare i suoi 10 anni di storia.

"Certamente significativo festeggiare i propri dieci anni piuttosto che non i propri 70 anni". A ricordare le radici profonde che legano FdI al Movimento Sociale italiano, al post-fascismo, è Marta Lorimer, politologa, ricercatrice alla London School of Economics, esperta della destra italiana. Fratelli d'Italia è un partito in piena evoluzione oggi, sottolinea Lorimer. "Negli ultimi dieci anni ha avuto varie transizioni. Quando è stato fondato non erano molto lontani dalle posizioni di Alleanza Nazionale, quindi una destra conservatrice, però non particolarmente radicale. Si sono poi radicalizzati, intorno al 2014 fino a, direi praticamente tre mesi prima delle elezioni, perché si è resa conto che c'è sempre un rischio con la radicalità", spiega Lorimer.

Parola d'ordine di questi dodici mesi. Moderazione ma non sempre.

"Meloni sta facendo, in un certo senso, un buon lavoro in questo processo di apparire moderata per certi versi, ma anche nel mantenere comunque alcuni dei fondamentali inalterati, anche perché c'è un modo di farlo che è delegare l'estremismo ad altri nel partito".

L'ambizione di Meloni, è risaputo, è quella di fare di Fratelli d'Italia un partito conservatore moderno, sul modello dei Repubblicani americani. Ma in questi dodici mesi si sta davvero muovendo in questa direzione?

"Credo che stia facendo quello che deve fare, per creare quel partito di destra che è meno centrista di Forza Italia, ma più moderato della Lega e che quindi può potenzialmente andare a riprendere voti da entrambi i partiti".

Malgrado l'immagine di compattezza che si vuole veicolare, all'interno del partito vi sono molti mal di pancia, anche per una conduzione ritenuta troppo familistica da parte di Giorgia Meloni.

"La Meloni deve sapere di potersi fidare delle persone, e di chi ti fidi se non della tua famiglia? Se uno guarda l'esecutivo di Fratelli d'Italia, 19 persone erano nel Movimento Sociale Italiano e 21 erano in Alleanza Nazionale, quindi queste sono tutte persone che fanno parte di una lunga militanza politica intorno a Meloni, perché lei sa semplicemente che sono persone di cui si può fidare".

Il prossimo anno si svolgeranno le elezioni europee. La grande discussione all'interno del centrodestra è quella delle alleanze. Salvini vorrebbe tutte le destre unite, Meloni invece rifiuta.

"Meloni non ha mai voluto allearsi con Le Pen. Questo è un problema che l'estrema destra sta cercando di risolvere da anni, di creare questo questo gruppo della grande destra, ma è dal 2014 che ci provano ed è dal 2014 che non ci riescono. La Meloni preferisce stare in un gruppo in cui ha i conservatori polacchi (che sono al Governo), piuttosto che insieme a partiti che hanno speranze molto, molto limitate di andare al Governo".

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