L'Iran ha ammesso per la prima volta di aver fornito droni alla Russia, ma precisa di averlo fatto prima dello scoppio della guerra in Ucraina. Droni che sono alla ribalta proprio e soprattutto per l'uso che se ne sta facendo nel conflitto. In Svizzera, invece, i ricercatori vogliono evitare che i droni vengano utilizzati come armi e mirano a sviluppare ulteriormente questa tecnologia per aiutare le persone, non per ucciderle. Ed è anche per lavorare su questa idea che si sono incontrati alla Giornata svizzera della robotica a Losanna.
Precisi, a basso consumo di batteria e veloci: questo particolare tipo di droni, presentati appunto a Losanna, dovrebbero aiutare a salvare vite umane, ad esempio in caso di catastrofe. Grazie all'intelligenza artificiale volano in modo completamente autonomo e possono orientarsi nello spazio senza alcun controllo umano. "Sono completamente autonomi: hanno una telecamera a bordo e - come fa un essere umano quando vede qualcosa - possono prendere una decisione in base a quello che vedono.
Non possiamo sempre fare affidamento su sistemi esterni come il GPS. Se un edificio è crollato, ad esempio, il GPS potrebbe non funzionare più o essere poco preciso. Quindi il drone deve poter calcolare tutto in autonomia in base a quello che raccoglie tramite la sua telecamera", spiega Leonard Bauersfeld, dottorando del gruppo "robotica e percezione". Un altro tipo di drone, invece, è in grado di ritirare i propri rotori per ispezionare luoghi inaccessibili.
La loro autonomia migliora sempre più e hanno capacità che potrebbero essere utilizzate anche per scopi militari. Questo preoccupa gli scienziati, soprattutto perché i risultati della ricerca sono generalmente accessibili. In Svizzera i droni sono ufficialmente considerati di uso sia civile che militare. "Le tecnologie dei droni sono come i cosiddetti beni a duplice uso. Come ricercatori, in genere escludiamo le applicazioni offensive. Inoltre, le università esaminano tutti i progetti per garantire che non vi siano abusi", sottolinea Dario Floreano, direttore del Centro nazionale di competenza in robotica.