Niente da fare per Kemal Kiliçdaroglu, la Turchia resta in mano al presidente Recep Tayyip Erdogan. Nonostante il forte desiderio di cambiamento di una parte dell'elettorato, stufo della crisi economica, delle restrizioni alle libertà e dell'iper-presidenzializzazione, il 69enne capo di Stato - dopo lo scrutinio del 98% delle schede - ha conquistato la vittoria con il 52,1% dei voti, contro il 47,9% del suo avversario. Il dato non è ancora definitivo, ma Erdogan ha rivendicato la vittoria e anche la televisione di Stato la dà come certa.
In serata è poi giunta anche la conferma ufficiale: "Sulla base dei risultati provvisori, è stato stabilito che Recep Tayyip Erdogan è stato rieletto Presidente della Repubblica", ha dichiarato il Presidente dell'Alto Comitato Elettorale Turco (YSK), Ahmet Yener, citato dall'agenzia statale Anadolu. I risultati ufficiali definitivi dovrebbero essere annunciati lunedì.
La contesa è stata accesa per tutto il pomeriggio, con le proiezioni delle due principali agenzie, Anadolu e Anka, che davano rispettivamente in vantaggio Erdogan o Kiliçdaroglu. L'affluenza è stata di poco più dell'84%. Il "sultano" ha vinto per la terza volta il voto per l'elezione diretta del capo dello Stato con il 52% delle preferenze, sostanzialmente la stessa percentuale dei due precedenti appuntamenti elettorali, ma questa volta al secondo turno.
Il leader turco si assicura in questo modo il potere per altri 5 anni, fino al 2028: "La nostra nazione ci ha affidato la responsabilità di governare il Paese per i prossimi cinque anni", ha dichiarato dal tetto di un autobus parcheggiato fuori dalla sua residenza di Istanbul, dove è confluita una folla entusiasta.
"Manterremo tutte le promesse fatte al popolo", ha aggiunto il capo di Stato al potere da vent'anni, affermando che "ogni elezione è una rinascita". "Queste elezioni hanno dimostrato che nessuno può attaccare le conquiste di questa nazione", ha aggiunto.
Da parte sua, lo sconfitto Kiliçdaroglu ha dichiarato che "continueremo la lotta, la nostra marcia continua", dopo che alla vigilia aveva invitato gli elettori a recarsi ai seggi per porre fine a "un regime autoritario e per l'arrivo della libertà e della democrazia".
Le difficili sfide che attendono Erdogan
A differenza della vittoria di cinque anni fa, il presidente turco si troverà da domani costretto a dare risposte su problemi che si sono aggravati negli ultimi anni come il difficile rapporto con l'Occidente, con Ankara che non ha ancora dato il via libera all'ingresso della Svezia nella Nato. E dovrà affrontare una situazione economica molto fragile, con un'inflazione che è sopra il 43% e alla fine del 2022 aveva superato l'80%, toccando i livelli più alti dei precedenti vent'anni, mentre la lira turca ha raggiunto nei giorni scorsi un ennesimo record negativo rispetto al dollaro.
La questione dei profughi siriani che ospita la Turchia, quasi quattro milioni di persone arrivate dopo l'inizio del conflitto civile nel 2011, è destinata a essere un altro tema caldo per la futura amministrazione. Erdogan ha promesso che un milione di loro torneranno "volontariamente" in patria, ma il presidente siriano Bashar al-Assad, con cui sta cercando da mesi una riconciliazione dopo avere rotto i rapporti oltre dieci anni fa, ha chiesto esplicitamente che le truppe di Ankara lascino il paese. Precondizione per la normalizzare i rapporti e preparare il terreno per il ritorno dei rifugiati.
Le congratulazioni di Putin e Zelensky
Il presidente russo Vladimir Putin ha inviato un messaggio di congratulazioni all'omologo turco Recep Tayyip Erdogan, secondo quanto reso noto dall'agenzia di stampa governativa turca Anadolu. Putin sostiene che la vittoria di Erdogan sia "il risultato dei suoi sforzi per rafforzare la sovranità della Turchia", riporta dal canto suo l'agenzia di stampa ufficiale russa Tass, spiegando che il Cremlino apprezza "il contributo di Erdogan al rafforzamento dei legami tra Russia e Turchia" e ribadisce "la disponibilità a proseguire il dialogo".
E congratulazioni sono arrivate anceh dall'Ucraina: "Congratulazioni al presidente della Turchia Recep Tayyip Erdogan per la sua vittoria alle elezioni presidenziali". Lo ha scritto su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky utilizzando la lingua turca. "Ci auguriamo di sviluppare la nostra cooperazione per la sicurezza e la stabilità dell'Europa e di rafforzare ulteriormente il nostro partenariato strategico a beneficio dei nostri paesi", ha aggiunto il presidente ucraino.
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