Con più del 91% di schede scrutinate l'uscente Recep Tayyip Erdogan è sceso, per la prima volta da quanto è iniziato lo spoglio, sotto la barra del 50%, la soglia necessaria per vincere già domenica le elezioni presidenziali turche al primo turno. L'ipotesi che si debba ricorrere a un ballottaggio, il 28 maggio, è sempre più concreta. Sempre secondo i dati ufficiali, forniti dalla televisione di Stato turca TRT, il principale candidato di opposizione Kemal Kiliçdaroglu, capo di un partito socialdemocratico e laico, il CHP, è ora al 44,4% dei consensi, mentre Sinan Ogan supera il 5% delle preferenze.
In tarda serata i sindaci di Ankara e Istanbul, due figure di spicco dell'opposizione, si sono detti convinti che un ballottaggio sia "molto probabile". Nel corso di una conferenza stampa, il primo cittadino di Ankara Mansur Yavas ha affermato che "manca poco tempo per ottenere tutti i risultati, ma quando li vedremo il nostro leader Kemal Kiliçdaroglu finirà per essere il favorito".
L'esito finale resta quanto mai in bilico, nel segno del balletto di cifre che si sono susseguite nelle ultime ore sulle percentuali di vantaggio variabili a seconda di chi diffonde i dati.
A metà spoglio, secondo l'agenzia turca indipendente Anka vicina all'opposizione, infatti, Kemal Kilicdaroglu sarebbe stato in testa con il 52,59% dei voti, mentre il presidente turco Recep Tayyip Erdogan era al 43,65% delle preferenze.
"Mentre le elezioni si sono svolte in un'atmosfera positiva e democratica e il conteggio dei voti è ancora in corso, cercare di annunciare frettolosamente i risultati significa usurpare la volontà nazionale", ha scritto Erdogan su Twitter, nel suo primo messaggio post voto. Kilicdaroglu ha commentato separatamente, sempre su Twitter: "La farsa, iniziata con il 60%, ora è scesa sotto il 50. Gli osservatori elettorali e i funzionari del consiglio elettorale non dovrebbero mai lasciare i loro posti. Non dormiremo stanotte, popolo mio". Schermaglie a parte, per tutto il giorno le urne sono state riempite da grandi buste color senape depositate dagli elettori che a volte hanno atteso anche diverse ore fuori dalle scuole trasformate in seggi elettorali.
Dato significativo è proprio quello sull'affluenza dei 64 milioni di elettori: risulta che l'88,44% degli aventi diritto ha votato alle elezioni per il rinnovo della presidenza della Repubblica in Turchia mentre per le elezioni parlamentari l'affluenza è arrivata all'85,14%. In concomitanza con l'inizio dello scrutinio, il presidente del Consiglio superiore per le Elezioni in Turchia Ysk, ha affermato che le procedure di voto per l'elezione del Presidente e del 28esimo Parlamento si sono concluse senza situazioni negative. Nessuno scontro, insomma, almeno per ora.