La “pace è della più grande importanza”, “la soluzione non si troverà sui campi di battaglia ma solo con i negoziati” e “la morte di bambini è insopportabile”, ha detto il premier indiano Narendra Modi a Mosca, dove dopo un primo faccia a faccia di tre ore lunedì sera ha avuto martedì l’incontro ufficiale con il presidente russo Vladimir Putin. L’apparente critica non mina però “il partenariato strategico particolarmente privilegiato” fra Nuova Delhi e il Cremlino, ad immagine dell’abbraccio fra i due leader che si sono chiamati amici. Non a caso il solo fatto che Modi si sia recato in Russia “è un duro colpo” per il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Al di là della comune posizione favorevole a un mondo multipolare e del rifiuto indiano di prendere posizione nel conflitto ucraino (non ha aderito alle sanzioni né approvato risoluzioni dell’ONU), ad accomunare i due Paesi sono rapporti anche economici molto stretti. L’India acquista dalla Russia petrolio a prezzo scontato e Modi ha lodato il ruolo di Mosca nella stabilizzazione dei mercati internazionali dell’energia. Sono inoltre in corso colloqui che potrebbero portare il colosso russo Rosatom a costruire altre sei centrali nucleari in India. All’atomo è dedicato un padiglione dell’esposizione VDNKh che Modi e Putin hanno visitato insieme.
Nel padiglione dedicato all'atomo
Nuova Delhi cerca di smerciare a sua volta prodotti agricoli e farmaceutici, nel tentativo di riequilibrare una bilancia commerciale che pende decisamente in favore della Russia. Mosca è anche un’importante fornitrice di armi per l’India che - anche se complice il conflitto ucraino ha acquistato molto meno nell’ultimo biennio - resta dipendente per i pezzi di ricambio necessari al suo arsenale, in parte ancora di stampo sovietico.
Il convitato di pietra del summit è la Cina, verso la quale la Russia si è rivolta sempre di più quale sbocco per i suoi prodotti ma anche come fornitrice di fronte all’isolamento che l’Occidente ha cercato di imporle attraverso le sanzioni. Pechino, però, è storica nemica di Nuova Delhi, nonostante la comune appartenenza ai cosiddetti BRICS.
Tornando all’Ucraina, l’India - secondo quanto riferisce la stampa - avrebbe ottenuto la promessa che l’esercito russo congederà i suoi cittadini arruolati per combattere nel conflitto in corso.
L’ultima volta che Modi - appena riconfermato per un terzo mandato - e Putin si erano incontrati, era stata nel settembre del 2022 in Uzbekistan. La prossima tappa del premier indiano sarà l’Austria, un viaggio che nessun suo predecessore ha fatto dal 1983 a oggi.