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G20 si chiude e condanna la guerra

Si chiude il summit delle venti potenze mondiali che in maggioranza criticano il conflitto scatenato da Mosca in Ucraina e le ricadute sull'economia globale. Si farà in India nel 2023

  • 16 novembre 2022, 08:53
  • 20 novembre, 14:26
Passaggio di consegne tra Widodo che ha ospitato l'edizione 2022 del G20 e Modi che lo farà nel 2023

Passaggio di consegne tra Widodo che ha ospitato l'edizione 2022 del G20 e Modi che lo farà nel 2023

  • Keystone
Di: AFP/AP/EnCa 

La maggior parte dei Paesi del G20 "ha condannato con forza la guerra in Ucraina" e tutti i partecipanti al summit hanno convenuto che il conflitto "mina l'economia globale", secondo il comunicato congiunto diffuso mercoledì dopo la fine del vertice a Bali. E le venti maggiori economie mondiali hanno sottolineato che "l'uso o la minaccia di usare armi nucleari è inammissibile".

"Quest'anno abbiamo assistito all'ulteriore impatto negativo della guerra in Ucraina sull'economia globale. La questione è stata discussa. Abbiamo ribadito le nostre posizioni nazionali espresse in altre sedi, tra cui il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite che, nella Risoluzione n. ES-11/1 del 2 marzo 2022, adottata a maggioranza deplora con la massima fermezza l'aggressione della Federazione Russa contro l'Ucraina e chiede il suo ritiro completo e incondizionato dal territorio dell'Ucraina", si legge al terzo punto della dichiarazione.

Il documento precisa inoltre che si "condanna fermamente la guerra in Ucraina" e sottolinea che sta causando immense sofferenze umane, oltre a esacerbare le fragilità esistenti nell'economia globale: limitando la crescita, aumentando l'inflazione, interrompendo le catene d'approvvigionamento, aumentando l'insicurezza energetica e alimentare e accrescendo i rischi per la stabilità finanziaria".

Specifica che esistono "altri punti di vista sulla situazione e sulle sanzioni", lasciando intendere che, come è ovvio, la Russia la vede in modo diverso. Non si precisa la posizione di Cina e India, astenutesi su un testo simile all'ONU in marzo. Nel comunicato finale si riconosce che "il G20 non è la sede per risolvere le questioni di sicurezza, riconosciamo che le questioni di sicurezza possono avere conseguenze significative per l'economia globale".

Con questa dichiarazione il G20 di Bali è ufficialmente terminato e il presidente indonesiano Joko Widodo ha passato il testimone al premier indiano Narendra Modi. L'India, infatti, avrà il compito d'organizzare l'edizione 2023.

02:32

RG 07.00 del 16.11.2022 La diretta di Loretta Dalpozzo

RSI Info 16.11.2022, 08:48

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