Pochi giorni dopo le elezioni che hanno visto la sconfitta del partito di Theresa May, in Gran Bretagna regna l’incertezza. Il complicato rebus sulla formazione del nuovo governo non è stato ancora risolto, come dimostra il rinvio del tradizionale discorso della regina previsto per lunedì 19. Lo stesso giorno sarebbero dovuti partire anche i delicati negoziati con la UE per la Brexit, ma anche questo appuntamento potrebbe slittare.
Alcune testate, come il Times e il Financial Times, parlano già di una conversione verso una "soft" o addirittura "open" Brexit, ovvero di un accesso parziale al mercato comune. In questa situazione di caos, la sterlina oggi è tornata a scendere sui mercati.
Intanto, in casa Tory è stato il giorno della resa dei conti. La premier infatti ha fronteggiato i membri del cosiddetto “comitato 1992”, ovvero la massa di deputati senza incarichi governativi più esposti al fuoco di fila della sconfitta elettorale. “Io vi ho cacciato nei guai, io vi tirerò fuori” avrebbe assicurato May, gettando acqua sul fuoco e mettendo a tacere, almeno per ora, le richieste di un cambio di leadership.
Il futuro di un governo May, però, è appeso al filo dell'alleanza con il DUP, che con i suoi dieci seggi consentirebbe ai conservatori di avere una, seppur risicata, maggioranza assoluta. Ma un ingresso del partito dell'ultradestra protestante nordirlandese nel governo potrebbe minare la fragile pace dell'Ulster: i repubblicani cattolici dello Sinn Fein parlano già di "tradimento" di Londra.
ANSA/eb
Dal TG12.30:
RG 18.30 del 12.06.17: la corrispondenza di Giancarlo Ciccone
RSI Info 12.06.2017, 20:39
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RG 18.30 del 12.06.17: la difficile giornata della sterlina ricostruita da Marzio Minoli
RSI Info 12.06.2017, 20:40
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