I primi dati diffusi domenica sera dal ministero dell'Interno greco confermano la vittoria schiacciante del partito conservatore Nuova Democrazia (ND) nelle elezioni legislative anticipate. La formazione, già in testa negli exit poll subito dopo la chiusura dei seggi, stando alle proiezioni ufficiali delle autorità elleniche si è meritata il 39,8% dei suffragi (pari a 158 seggi); nei primi sondaggi era accreditata di un risultato tra il 38 e il 42% dei suffragi.
Dal canto suo la formazione di sinistra Syriza, al potere, si ferma al 31,6% - pari a 86 seggi e dato di poco migliore degli exit poll che evocavano valori tra il 26,5 e il 30,5% delle preferenze. I dati sono la conferma di una cocente sconfitta per il premier uscente Alexis Tsipras, uomo forte di Syriza, soprattutto se si tiene conto del 36,3% dei voti che ottenne nelle legislative del settembre 2015. A Tsipras i greci non hanno perdonato l'austerità imposta loro, in aggiunta alle difficoltà della crisi economica.
Tsipras non ha del resto atteso la proclamazione dei risultati ufficiali e ha telefonato a Kyriakos Mitsotakis, leader di ND, complimentandosi per il risultato. Mitsotakis, figlio dell'ex premier greco (tra il 1990 e il '93) Costantinos e fratello di Dora, già ministro degli Esteri e sindaco di Atene, ha promesso "un salto in avanti" dell'economia della Grecia, assicurando rilancio e impieghi oltre a meno tasse, più apertura agli investimenti privati e meno burocrazia.
L'affluenza, che si temeva in calo, è stata del 57,41%, leggermente superiore alle politiche del 2015, nonostante la giornata di caldo torrido.