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Grecia, naufragio tragedia più grave dal 2015

Recuperati finora 79 corpi, ma i dispersi sono centinaia. A bordo oltre 600 migranti; donne e bimbi viaggiavano nella stiva - "Allarme Frontex ignorato da Atene" - Proclamati 3 giorni di lutto nazionale

  • 14 giugno 2023, 21:19
  • 26 luglio 2023, 12:34

Naufragio di migranti in Grecia

Telegiornale 14.06.2023, 20:00

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Di: ATS/M. Ang.

Un'altra tragedia del mare rischia di trasformarsi in una delle peggiori stragi del Mediterraneo; sul peschereccio stracarico di migranti (che si è capovolto nelle acque dell'Egeo, a 47 miglia nautiche da Pylos, nel sud del Peloponneso), infatti, viaggiavano, secondo le ultime informazioni raccolte, oltre 600 migranti (forse fino a 750).

Dopo una giornata di ricerche e soccorsi - non senza denunce delle ONG che accusano Atene di "non aver avviato l'operazione di salvataggio" - sono stati recuperati 79 corpi e 104 persone sono state tratte in salvo. Altre centinaia restano disperse. Il rischio è dunque che il bilancio di questa nuova tragedia si trasformi in un'ecatombe.

"La parte esterna della nave era piena di persone, sospettiamo che lo stesso valga per l'interno", spiega Nikolaos Alexiou, comandante e portavoce della guardia costiera greca, mentre afferma che "non si può dare un numero esatto con certezza, ma certamente il numero è molto alto". Almeno 400, secondo l'Organizzazione internazionale per le migrazioni (OIM), ma secondo le prime ricostruzioni dei sopravvissuti che erano a bordo dell'imbarcazione "il numero dei passeggeri era di 750", racconta il governatore della regione del Peloponneso, Panagiotis Nikas.

Lo stesso numero fornito da Alarm phone, che già martedì era stata contattata per segnalare un'imbarcazione in difficoltà. Anche un aereo dell'agenzia europea Frontex aveva avvistato il peschereccio intorno a mezzogiorno di ieri e "successivamente da due motovedette, senza richiedere assistenza", racconta la Guardia costiera greca: i "migranti hanno poi rifiutato qualsiasi assistenza e hanno dichiarato di voler proseguire il viaggio verso l'Italia", sostengono i greci.

Alarm phone smentisce le autorità greche

Ma, in un comunicato, Alarm phone smentisce questa ricostruzione sostenendo che la Guardia costiera ellenica era "stata allertata alle 16.53" così come "le autorità greche e le altre europee". Quindi "erano ben consapevoli di questa imbarcazione sovraffollata e inadeguata" ma - denuncia il centro che si occupa di ricevere le telefonate di soccorso - "non è stata avviata un'operazione di salvataggio", mentre "la Guardia costiera ha iniziato a giustificare il mancato soccorso sostenendo che le persone in difficoltà non volevano essere soccorse in Grecia".

Sarebbero state così perse - è la lettura di Alarm phone - ore cruciali, fino al naufragio, con le operazioni di soccorso ed il recupero di 104 persone portate in salvo a Kalamata dallo yacht Mayan Queen IV, con bandiera delle Cayman.

Le speranze di trovare superstiti si affievoliscono di ora in ora

Alexiou spiega che i soccorritori continuano "a operare al largo di Pylos e continueranno a farlo anche di notte, con l'assistenza del C-130 dell'Aeronautica Militare". Le speranze di trovare superstiti, però, si affievoliscono ogni ora che passa.

Secondo le prime informazioni, le persone venivano da Siria, Pakistan, Egitto e tra loro, raccontano i soccorritori, c'erano anche donne e bambini stipati nelle stive. Stando alle prime testimonianze, nessuna di loro indossava il giubbotto di salvataggio.

Intanto si apprende che il primo ministro ad interim della Grecia, Ioannis Sarmas, ha annunciato un periodo di tre giorni di lutto nazionale per le vittime della tragedia dei migranti al largo di Pylos. Lo riporta l'agenzia Ana-Mpa chiarendo che il lutto è iniziato alle 21 di oggi e terminerà a mezzanotte di venerdì.

Le reazioni UE e ONU

I vertici dell'Unione europea esprimono il loro cordoglio per la notizia. La presidente della Commissione UE, Ursula von der Leyen, si è detta "profondamente addolorata" e "molto preoccupata per il numero di persone scomparse", sottolineando la necessità di "continuare a lavorare insieme, con gli Stati membri e i Paesi terzi, per prevenire queste tragedie". Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel parla di "un promemoria straziante che dobbiamo porre fine al business senza scrupoli dei trafficanti", annunciando che "i leader dell'UE affronteranno la questione al vertice di giugno".

Più duro, invece, il commento della commissaria UE agli Affari Interni, Ylva Johansson, che spiega come il naufragio "sia il segno del fatto che la nostra politica migratoria non funziona bene al momento", augurandosi che verrà cambiata con il nuovo Patto di migrazione e asilo. "La situazione di stallo durata sette anni è finita", ha spiegato Johansson, difendendo il lavoro delle ONG: "Sono diverse tra loro, ma in generale fanno un ottimo lavoro e salvano vite". E chi migra "in cerca di una vita migliore merita sicurezza e dignità", le fa eco Antonio Guterres, segretario generale dell'ONU.

I viaggi della speranza, però, proseguono

Intanto mentre altri 80 migranti sono stati salvati, sempre in Grecia, a Creta, continuano anche gli sbarchi a Lampedusa dove oggi sono arrivati in 20, fra cui due donne, dopo essere stati soccorsi dalla Guardia di Finanza. Sarebbero originari di Guinea, Burkina Faso, Senegal e Mali e sarebbero salpati da Sfax in Tunisia. Altri 23 sono arrivati ad Augusta, in provincia di Siracusa, dopo essere stati alla deriva nel Canale di Sicilia.

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