Il generale libico Khalifa Haftar respinge il cessate il fuoco chiesto mercoledì da Russia e Turchia e conferma il prosieguo della sua offensiva contro il Governo di unità nazionale, guidato da Fayez al Sarraj, con sede a Tripoli e riconosciuto dall'ONU.
Haftar saluta "l’iniziativa del presidente Vladimir Putin", suo sostenitore, ma rinnova l'impegno delle sue forze armate a combattere "contro i gruppi terroristici che si sono impadroniti della capitale libica con il sostegno di alcuni Governi", e accusa Ankara di avere inviato in Libia combattenti siriani pro turchi.
Un portavoce del generale ha poi precisato che non si tratta di un rigetto della proposta ma piuttosto di “trovare un compromesso” prima di qualsiasi tregua.
Mercoledì, ricordiamo, al Sarraj aveva accolto di buon grado la proposta promossa Erdogan e Putin pur non confermando ufficialmente la sua decisione di accoglierla.