A Gerusalemme, migliaia di nazionalisti religiosi si sono radunati domenica per una conferenza incentrata sulla colonizzazione ebraica della Striscia di Gaza. Lo riferisce la radio dei coloni di Canale 7, secondo cui la manifestazione ha visto la presenza di dodici ministri, inclusi membri del Likud, il partito del premier Benjamin Netanyahu, come Miki Zohar, Haim Katz e May Golan, e di 15 dei 120 deputati del parlamento.
Uno degli oratori ha affermato che “Gaza fa parte della Terra d’Israele” e ha sottolineato l’importanza della presenza ebraica in quella regione. Sono state mostrate mappe con gli insediamenti ebraici rimossi nel 2005 da Ariel Sharon e quelli proposti dai nazionalisti.
Il Ministro per la sicurezza e leader del partito di estrema destra Potere ebraico, Itamar Ben Gvir, ha proposto l’”emigrazione volontaria” dei palestinesi da Gaza, ricevendo applausi dai partecipanti. Ha sostenuto il ritorno agli insediamenti ebraici nella zona di Gush Katif e nel nord della Cisgiordania, citando riferimenti alla Torah e alla “giustizia storica”.
Tra i partecipanti anche i rabbini Dov Lior ed Elyakim Levanon, figure di spicco del movimento dei coloni. Questo evento segnala un momento di forte tensione e polarizzazione nella regione, con potenziali implicazioni per il conflitto israelo-palestinese.
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Telegiornale 27.01.2024, 12:30