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Il Papa: "Penso ai bambini divorati dalle guerre"

Il Pontefice ha celebrato la messa di Natale in una Basilica di San Pietro gremita come non capitava dall'inizio della pandemia

  • 24.12.2022, 21:51
  • 20.11.2024, 14:09
03:19

Notiziario 21.00 del 24.12.2022

Notiziario 24.12.2022, 22:10

  • Keystone
Di: ATS/ANSA/Spi 

"Penso soprattutto ai bambini divorati da guerre, povertà e ingiustizia". Il pensiero di Papa Francesco durante la celebrazione della messa di Natale è andato soprattutto a chi subisce le azioni degli adulti.

Tanti fedeli, nella Basilica vaticana, in occasione della notte che celebra la nascita di Gesù non se ne vedevano da quando è scoppiata la pandemia. Ad accogliere il Pontefice, arrivato in carrozzella per i problemi che lo affliggono al ginocchio, c'erano circa 7'000 persone all'interno della Basilica vaticana. Atre 3'000 hanno seguito la celebrazione attraverso i maxischermi in Piazza San Pietro .

"Anche in questo Natale - ha detto il Papa durante l'omelia - un'umanità insaziabile di soldi, potere e piacere non fa posto, come fu per Gesù, ai più piccoli, a tanti nascituri, poveri, dimenticati. Penso soprattutto ai bambini divorati da guerre, povertà e ingiustizia. Ma Gesù viene proprio lì, bambino nella mangiatoia dello scarto e del rifiuto. In lui, bambino di Betlemme, c'è ogni bambino. E c'è l'invito a guardare la vita, la politica e la storia con gli occhi dei bambini".

Il Papa ha parlato dellla mangiatoia, dove è nato Gesù, sottolineado che "serve a portare il cibo vicino alla bocca e a consumarlo più in fretta. Essa può così simboleggiare un aspetto dell'umanità: la voracità nel consumare. Perché, mentre gli animali nella stalla consumano cibo, gli uomini nel mondo, affamati di potere e di denaro, consumano pure i loro vicini, i loro fratelli. Quante guerre!".

Poi uno sguardo ai poveri: "Noi siamo chiamati a essere una Chiesa che adora Gesù povero e serve Gesù nei poveri", ha ricorda Papa Francesco. "Certo, non è facile lasciare il caldo tepore della mondanità per abbracciare la bellezza spoglia della grotta di Betlemme, ma ricordiamo che non è veramente Natale senza i poveri. Senza di loro si festeggia il Natale, ma non quello di Gesù. Fratelli, sorelle, a Natale Dio è povero: rinasca la carità!".

Infine l'invito ad essere concreti perché "concreto" è l'amore di Dio per l'umanità. "Lui, che si mette a nudo nella mangiatoia e si metterà a nudo sulla croce, ci chiede verità, di andare alla nuda realtà delle cose, di deporre ai piedi della mangiatoia scuse, giustificazioni e ipocrisie. Lui, che è stato teneramente avvolto in fasce da Maria, vuole che ci rivestiamo di amore. Dio non vuole apparenza, ma concretezza", ha proseguito il Papa. "Non lasciamo passare questo Natale - è l'appello di Francesco - senza fare qualcosa di buono", "nel suo nome facciamo rinascere un po' di speranza in chi l'ha smarrita".

Domani il Pontefice, nel giorno di Natale, impartirà la benedizione 'Urbi et Orbi' con il pensiero alle zone del pianeta che soffrono di più in questo momento.

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Il Natale a Betlemme

Telegiornale 24.12.2022, 21:00

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