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Il ricatto del gas russo

Mosca usa le forniture come arma geopolitica, per piegare l'Occidente nel braccio di ferro sulla crisi ucraina

  • 8 febbraio 2022, 22:20
  • 20 novembre, 18:40
02:25

Gas, la dipendenza europea dalla Russia

RSI Info 08.02.2022, 21:00

Di: TG 

La crisi ucraina è legata a doppio filo alla fornitura di gas che, dalla Russia, fluisce verso l'Europa. Uno strumento geopolitico - in mano a Mosca - nel braccio di ferro con l'Occidente. Ma anche un buon esempio di come il contesto strategico sia più complicato e ricco di sfumature di quanto si possa pensare.

Gazprom è un colosso da mezzo milione di impiegati e l'Europa dipende per un terzo della sua fornitura di gas dall'azienda, controllata dallo Stato russo. Ancora più dipendente ne è la Germania, dove la metà del gas proviene dalla Siberia.

Da mesi Gazprom ha ridotto le forniture, nonostante la ripresa economica abbia fatto lievitare la domanda. Il sospetto è che - con l'incombente crisi ucraina - Mosca abbia usato il combustibile fossile come arma geopolitica: "La Russia sta chiaramente adottando una strategia per fare pressione sull'Europa, da un lato per consentire una più rapida approvazione del gasdotto Nord Stream 2, dall'altra come monito della "leva" in suo possesso, visto che i prezzi del gas sono aumentati. La Germania, in particolare, ha incrementato la sua dipendenza da Mosca. Mentre altri Paesi hanno invece puntato sulla diversificazione", spiega Claudia Kemfert, esperta d'energia.

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