Almeno 66 persone sono morte e 80’000 sono state allontanate dalle loro case. È il bilancio dell’impatto delle inondazioni che stanno devastando lo stato di Rio Grande do Sul, nel sud del Brasile. Il numero di vittime è però destinato a salire, in quanto in alcune zone i soccorsi non riescono ad arrivare. Almeno un milione di persone è stato colpito direttamente dal disastro e oltre 101 risultano disperse. In 15’000 si trovano nei rifugi allestiti dalle autorità.
Un rifugio a Porto Alegre
Chiesto un “Piano Marshall” per ricostruire la regione
Le precipitazioni sono diminuite nel corso della notte di sabato, ma è previsto che continuino per le prossime 24-36 ore. Oltre che dagli allagamenti, le autorità sono preoccupati per le frane. La situazione è “drammatica e assolutamente senza precedenti, ha affermato Eduardo Leite, il governatore dello Stato, che questa domenica incontra il presidente brasiliano Lula. Quest’ultimo ha già chiesto un “Piano Marshall” per ricostruire la regione.
Alluvioni in Brasile
Telegiornale 04.05.2024, 12:30
Porto Alegre isolata, popolazione invitata a razionare l’acqua
Cresce anche la preoccupazione per la mancanza di scorte alimentari e per l’interruzione delle catene di produzione in quello che è uno Stato prettamente agricolo. Il sindaco di Porto Alegre, Sebastiao Melo, ha invitato la popolazione a razionare l’acqua. Le inondazioni hanno parzialmente isolato la città, capitale dello Stato, dal resto del Paese. È infatti ancora possibile raggiungerla da nord, ma non da sud.
Porto Alegre sommersa
Le piogge sono favorite da “un cocktail disastroso”, che unisce il fenomeno meteorologico El Niño, con il cambiamento climatico e altri fenomeni estremi, ha dichiarato all’agenzia di stampa AFP il climatologo brasiliano Francisco Eliseu Aquino. Il Rio Grande do Sul è già stato colpito in diverse occasioni da devastanti tempeste. A settembre 31 persone sono morte a causa di un ciclone.