Il Parlamento iraniano, domenica, ha votato a favore dell’allontanamento del ministro dell’Economia e delle Finanze Massoud Karbassian. Il siluramento del ministro è solo l’ultima tegola, in ordine di tempo, caduta sul Governo presieduto da Hassan Rohani, confrontato con una profonda crisi economica.
Il voto sul futuro di Karbassian, trasmesso in diretta radiofonica, si è concluso con 137 voti a favore della sua partenza contro 121. Due gli astenuti. Si tratta del secondo membro dell’Esecutivo che viene licenziato nel giro di poco meno di un mese. A inizio agosto, infatti, il Parlamento di Teheran aveva dato il benservito al responsabile del Ministero del lavoro Ali Rabiie.
L’Iran è confrontato da parecchi anni con tassi di inflazione e disoccupazione alle stelle. Un miglioramento passeggero della situazione economica del paese è stata registrata all’indomani della firma dell’accordo sul nucleare che aveva consentito di smantellare le sanzioni economiche internazionali e l’arrivo di investitori esteri. Ma si è trattato solo di una pausa nelle critiche al Governo Rohani accusato, oltre che di mancanza di lungimiranza ed efficacia, di non aver saputo sfruttare le opportunità economiche dopo l’accordo che oggi è più che mai traballante dopo il ritiro degli Stati Uniti.
ATS/AFP/Swing