Il presidente iraniano Hassan Rohani è atteso lunedì in Svizzera per una visita ufficiale di due giorni in cui Berna e Teheran riaffermeranno le loro salde relazioni diplomatiche. L'atterraggio a Zurigo è previsto nel pomeriggio e la delegazione sarà accolta dal presidente della Confederazione Alain Berset. Il faccia a faccia fra i due omologhi si terrà in serata, mentre parallelamente si vedranno anche i due responsabili delle diplomazie, Ignazio Cassis e Mohammad Javad Zarif.
Martedì la mattinata sarà consacrata a un forum sull'innovazione e l'industria in ambito alimentare della salute, oltre che ad altri incontri ufficiali ai quali parteciperanno anche Simonetta Sommaruga e Johann Schneider-Ammann.
Quest'ultimo si era recato in Iran nel 2016, dopo la firma dell'accordo sul nucleare e la soppressione delle sanzioni economiche. Oggi la situazione è radicalmente cambiata, con il voltafaccia di Donald Trump che ha portato gli Stati Uniti ad abbandonare l'intesa l'8 maggio. Da allora l'Iran è impegnato in una maratona diplomatica per salvarla con gli altri paesi coinvolti e il viaggio in Svizzera (e subito dopo in Austria) non è un caso: il documento venne negoziato in territorio elvetico nel 2015 e poi firmato a Vienna.
RG 08.00 del 02.07.2018 Scambi commerciali con l'Iran: la corrispondenza di Elisa Raggi
RSI Info 02.07.2018, 10:00
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L'entusiasmo per il mercato iraniano, che dopo la riapertura degli scambi era visto due anni fa come un'opportunità dalle imprese svizzere, è nel frattempo stato frenato. Chi fa affari con Teheran rischia ora di essere colpito da misure statunitensi e diverse aziende non vogliono esporsi. Hanno deciso per una posizione di attesa (come Stadler Rail che ha partecipato a una gara d'appalto per una fornitura di treni) o hanno fretta di completare le consegne entro agosto.
ATS/RG/pon