Israele, allarme dell’opposizione che teme omicidi politici

“La linea rossa è stata superata. Se non la fermiamo, qui ci sarà un omicidio politico, forse più di uno. Gli ebrei uccideranno gli ebrei”. Così il leader dell’opposizione israeliana Yair Lapid domenica. Lapid ha tuonato, in una conferenza stampa a Tel Aviv, contro la “campagna di odio” contro il capo dello Shin Bet (i servizi segreti interni n.d.r.), destituito dal governo di destra del premier Benjamin Netanyahu. “Le minacce più gravi sono dirette al capo dello Shin Bet, Ronen Bar”, ha detto Lapid. 

Il licenziamento di Bar, capo della sicurezza interna, da parte del governo israeliano è oggetto di contestazione in particolare dall’opposizione, che lo vede come il segno di una deriva autocratica del potere, e dal procuratore generale dello Stato. Il 9 aprile, la Corte suprema israeliana ha invitato il governo e il procuratore generale a trovare un compromesso in merito alle dimissioni del capo dello Shin Bet.

Lapid, leader del partito centrista Yesh Atid, ha affermato che Bar avrebbe dovuto dimettersi a causa del suo fallimento nel prevenire un attacco senza precedenti da parte di Hamas il 7 ottobre 2023, e ha riconosciuto che il governo potrebbe legalmente licenziarlo. Al tempo stesso ha anche criticato il primo ministro Netanyahu per non aver fatto nulla per impedire quella che ha definito una “campagna di incitamento all’odio” contro Bar.

A sostegno delle sue osservazioni, Lapid ha presentato screenshot che mostrano le minacce di morte contro Bar pubblicate sui social network, sostenendo che l’annuncio del licenziamento e le critiche a Bar da parte di alcuni ministri hanno portato a queste minacce. “Fermate tutto questo”, ha detto, rivolgendosi a Netanyahu. “Invece di sostenere l’incitamento (all’odio), sostenete lo Shin Bet, le forze di sicurezza, i sistemi che tengono in vita questo Paese”, ha incalzato.

L’assassinio del Primo Ministro Yitzhak Rabin nel 1995 da parte di un ebreo estremista di destra, dopo una violenta campagna di odio contro il premier, provocò uno shock in Israele e nel mondo. Ai tempi l’allora leader dell’opposizione, Netanyahu, fu accusato di non aver saputo prevenire questo incitamento alla violenza contro Rabin. Accuse che Netanyahu ha sempre respinto.