Italia, aumentano i morti

Si fa sempre più tragico e pesante, con il passare delle ore, il bilancio dei morti provocati dall'ondata di maltempo che continua a flagellare l'intera Italia. Le vittime da lunedì sono finora undici: le ultime accertate sono un pescatore il cui corpo è stato recuperato martedì mattina sul lago di Levico (Trentino) e un velista disperso in mare davanti a Catanzaro.

La Liguria è Tra le regioni più provate. A Rapallo oltre la metà delle 390 barche che erano ormeggiate nel porto sono state distrutte da onde alte dieci metri che hanno colpito per ore la scogliera, rompendo con la loro forza la diga, alta 6,5 metri, per 300 metri. Ventuno diportisti rimasti intrappolati sulla diga di Rapallo, dopo il crollo di una ventina di metri delle mura, sono stati tratti in salvo dai vigili del fuoco. Danni ingenti si sono avuti anche nel porticciolo turistico di Portosole, a Sanremo. La forza del mare ha danneggiato alcune imbarcazioni, che dopo aver rotto gli ormeggi si sono speronate. Sempre in Liguria sono almeno 20'000 le persone ancora senza energia elettrica e a Genova l’aeroporto è chiuso dopo che una tempesta ha ricoperto di detriti le piste.

Sempre sulla costa ligure la mareggiata della scorsa notte ha causato l’allagamento del terminal per il trasporto di veicoli via mare al porto di Savona. L’acqua ha innescato un corto circuito in due capannoni che ha fatto esplodere le batterie accumulatori di alcune vetture e scatenato un incendio che ha distrutto numerose auto di lusso destinate al mercato mediorientale.

Preoccupano anche i fiumi, sorvegliati speciali soprattutto in Veneto e Lombardia. Il Piave ha raggiunto il massimo della piena, tanto che è esondato in vari punti e, in particolare nel Trevigiano, transitano 2’500 metri d'acqua al secondo. Il Po è al livello di guardia tanto in città a Torino come a valle della confluenza con il Sesia, mentre sfiora i due metri la piena dell'Adige a Verona.