La Svizzera deve entrare nell’Organizzazione del Trattato dell’Atlantico del Nord (la NATO), perché in futuro non si potrà più contare sulla neutralità per la propria difesa: lo sostiene John Bolton, tra il 2018 e il 2019 consigliere per la sicurezza nazionale di Donald Trump. Un presidente, afferma il 75enne in un’intervista pubblicata dal SonntagsBlick, che “ha fatto molti danni nel suo primo mandato, il secondo sarà probabilmente ancora peggiore”.
“Le relazioni transatlantiche saranno messe a dura prova, sia dal punto di vista economico che militare”, aggiunge il politico repubblicano, già ambasciatore americano alle Nazioni Unite che era con il presidente al vertice del 2018 a Bruxelles quando Donald Trump stava per abbandonare l’Alleanza. “All’epoca era sul punto di farlo. Vuole lasciare la NATO: a seconda dell’andamento della guerra in Ucraina, questa volta potrebbe andare fino in fondo. Bisogna saperlo: Trump fa solo ciò che ritiene più vantaggioso per lui. Non capisce cosa significhi difesa comune. Crede che gli Stati Uniti difendano l’Europa senza essere pagati per farlo”.
Nonostante tutto, John Bolton ritiene che “la Svizzera dovrebbe aderire alla NATO” poiché, come evidenzia il 75enne, “è un’alleanza importante e, soprattutto, funzionante, che garantisce maggiore sicurezza a tutti i membri, compresi gli Stati Uniti“ . “Non voglio immischiarmi nei vostri dibattiti politici - sottolinea -, ma credo davvero che sarebbe la cosa migliore da fare. La neutralità non ha futuro alla luce della nuova situazione geopolitica. Anche la Svezia e la Finlandia hanno rinunciato alla loro neutralità perché hanno capito che erano al sicuro solo dietro il confine della NATO”.
Donald Trump e la sicurezza mondiale
Modem 07.11.2024, 08:30
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