Caos giudiziario in Turchia sulla sorte del presidente di Amnesty International, Taner Kilic. Dopo che mercoledì un tribunale di Istanbul ne aveva decretato la fine della detenzione cautelare, che dura da quasi otto mesi, la stessa corte ha rovesciato in mattinata la decisione, stabilendo che l'avvocato per i diritti umani dovrà restare in carcere. Lo denuncia la stessa ONG, che aveva segnalato ostacoli all'esecuzione del rilascio di Kilic.
Dopo la decisione sul rilascio, ha spiegato Amnesty, l’uomo era stato portato fuori dal carcere e subito trasferito sotto custodia della polizia turca per un nuovo mandato di cattura emesso nei suoi confronti. Ma poi è giunta la “marcia indietro” del tribunale.
La direttrice per l'Europa di Amnesty, Gauri van Gulik, si è intanto recata ad Ankara per discutere il caso con il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu. “Il tribunale ha cambiato idea... Perché? Chi può dirlo, nessuna spiegazione fornita. Devastante per la famiglia e un affronto per la giustizia”, ha scritto van Gulik sui social media.
ATS/Reuters/EnCa